La Cina sta mostrando al mondo la più grande migrazione di massa mai accaduta per la specie umana: oltre 500milioni di persone stanno emigrando – e continueranno a farlo almeno al 2025-2030 – dalle campagne alle grandi città principalmente della costa centrosettentrionale del Paese e del Guangdong. Al 1/1/2012 le aree urbane cinesi (larger urban zone) con più di 200mila abitanti costituivano uno spazio urbano di 556.494.725 ab. (il 41% su un totale di 1.339.724.852 ab. come registrato dal censimento del novembre 2010) esteso su 377.715 kmq (circa il 4% dei 9.640.821 kmq di estensione del Paese) con una crescita annua pari al 2,05%. Lo Stato prevede che, al 2020, la massa urbana crescerà a 650milioni di abitanti (+16%) per portarsi a 800milioni al 2030 (+23%). La gestione e pianificazione dell’espansione e del funzionamento delle 318 città indicate nella lista rappresentano una sfida senza precedenti per il Governo cinese, che ha risposto con il più imponente piano di infrastrutturazione mai approvato sia per vastità geografica che per importanza degli investimenti. È giocoforza che tutte le attenzioni dei produttori dei sistemi di mobilità siano puntate sulla Cina considerando che da qui al 2025 rappresenterà il 60-65% dell’intero mercato globale del trasporto pubblico. È in questo contesto che sono avvenute alcune importanti transizioni tra società come Ansaldo STS, Bombardier e Siemens verso omologhe società cinesi. Ansaldo STS ha firmato con la joint-venture CNR Dalian (Cina) e General Resources Company (Taiwan), un accordo per la concessione in licenza della tecnologia TramWave che è la risposta italiana all’APS (Aliméntation Par le Soil) di Alstom. È una soluzione di alimentazione elettrica priva di catenaria che permette di eliminare l’impatto visivo delle tradizionali catenarie aeree a sospensione. Sempre nel solco di una collaborazione per i futuri piani di sviluppo cinesi si colloca l’accordo tra Bombardier e China South. Il colosso canadese ha stipulato un accordo con CSR Puzhen – sussidiaria di China South Locomotive & Rolling Stock Corp – per una licenza esclusiva di 10 anni per la costruzione e vendita in territorio cinese del tram Flexity 2. L’accordo prevede anche la possibilità di adottare delle varianti al concept per la realizzazione di un modello ad hoc tarato per il mercato cinese. Ancora verso l’imponente mercato tranviario cinese si colloca l’accordo tra Siemens e la stessa China South per il Combino Plus. D’altro canto, se le metropolitane offrono i maggiori controvalori per singola commessa, sarà il mercato tranviario (con veicoli 100% a pianale ribassato) a offrire i maggiori introiti globali: si calcola che su un controvalore di circa 1.700-2.000 M€ di fatturato ben 1.200 saranno originati da progetti tranviari a fronte di 700-800 M€ generati da progetti di metropolitane “pesanti” (quasi sempre automatizzate).