– Di Andrea Spinosa –
Si stima che dal 2010 al 2025 saranno oltre 500 milioni di persone che si sposteranno dalle aree rurali a quelle urbane e metropolitane. Nel 2010 le aree urbane con oltre 4 milioni di residenti erano 23; 26 nel 2015 e si prevede che saranno 36 nel 2025.
La popolazione complessiva delle aree urbane con oltre 4 milioni di abitanti era 211,8 milioni nel 2010 (15,8% del totale del Paese); nel 2015 era di 282,6 milioni (20,4%); nel 2025 sarà di 351,7 milioni pari al 26% rispetto ad una popolazione nazionale stabilizzato intorno ai 1.342 milioni di persone: un aumento della popolazione delle grandi città pari a 140 milioni di persone pari a quasi il 70% in 15 anni.
Per sostenere questa trama urbana il Governo cinese ha – come letteratura insegna – individuato tra le invarianti il controllo della crescita del traffico privato e, in genere, del traffico su strada. Così i piani economici pluriennali assegnano allo sviluppo delle ferrovie e al trasporto di massa una quota che varia tra il 30 e il 40% delle risorse totali. In questa linea la Commissione per la Riforma e lo Sviluppo Nazionale, l’organo di pianificazione strutturale del Paese, ha approvato lo stanziamento di 187 miliardi di yuan (25,5 miliardi di €) di rilevanza nazionale. In particolare saranno finanziate 5 nuove linee AV:
- Ganzhou – Shenzhen: 432 km – 60,8 G yuan pari a 8,30 G€
- Beijing – Tangshan: 148.7 km – 44,9 G yuan pari a 6,13 G€
- Mudanjiang – Jiamusi: 375 km – 36,8 G yuan pari a 5,02 G€
- Zhangjiajie – Jishou – Huaihua : 246.6 km – 35,5 G yuan par a 4,85 G€
- Shenmu North (Hongliulin) – Fengjiachun: 84,4km – 8,6 G yuan pari a 1,17 G€.
La Cina, con 19.750 km, ha la rete più sviluppata delle ferrovie ad alta velocità in tutto il mondo: si prevede al 2025 una estensione superiore ai 38.000 km. Per inteso questo sforzo progettuale sta rendendo la Cina uno dei principali contractor nel mondo in tema di ferrovie ad alta velocità: il Paese ha in corso trattative appalti in tutto il mondo: “China Railway” sta costruendo linee ad alta velocità tra Cina e Laos, tra Cina e Thailandia, nonché, in Europa tra Serbia e Ungheria. L’interesse nel breve periodo riguarda la nuova linea ad alta velocità Mosca – Kazan, in Usa la nuova linea Las Vegas – Los Angeles e una nuova linea, in Malesia, tra la capitale, Kuala Lumpur e Singapore.
Sul fronte del trasporto collettivo urbano, nel mese di ottobre la Commissione Nazionale ha annunciato un carnet di nuovi progetti per un totale di 79.5 G yuan (10,86 G€) che si aggiungono all’approvazione, in settembre, di 8 nuove linee di metropolitane a Urumqi, Xiamen e Baotou.
Sopra, l’impressionante mappa delle linee metro di Shenzhen (parte superiore) e Honk Kong che sono state collegate insieme creando una mega rete.
Intanto continuano le inaugurazione di nuove opere completate: dal 28 ottobre Shenzhen è il terzo sistema per estensione della Cina. Sono state aperte 2 nuove linee che hanno portato la rete cittadina (gestita da 3 operatori) a 8 linee e 285 km di estensione. Si pensi che la città di Shenzhen, sorta come speculare oltre il vecchio confine della ex-colonia britannica di Hong Kong (tornata alla madrepatria nel 2009) nel 1980 aveva appena 332 mila abitanti. L’intento era di bilanciare la tigre finanziaria sorta su uno dei bracci di mare più trafficati del pianeta: nel 2015 la città aveva superato i 10 milioni di abitanti avviandosi a formare un’unica conurbazione con la ex colonia (oggi Xiānggǎng).
Delle 2 nuove linee di metropolitana, la linea 7 corre da sudest ai quartieri nordorientali della città per 30,2 km e conta 27 fermate con 10 interscambi. Nel 2017 saranno aperte 2 nuove stazioni. Il viaggio dura 55’ e, nella fase iniziale, la frequenza dei passaggi sarà di 10’.
La linea 9 collega Hongshuwan Nan a Wenjin per 25,3 km e 22 stazioni con 6 interscambi. Il deposito adiacente alla fermata Yinhu è predisposto per la prossima estensione della linea, 10,8 km e 10 fermate (prevista per il 2020).
Entrambe le linee sono gestite da Shenzhen Metro Group (servizio 06.30 – 23.00). CRRC Changchun ha fornito 41 treni a 6 casse “tipo A” per la linea 7 e 29 per la linea 9. Entrambe le linee sono automatiche e alimentate con terza rotaia a 1,5 kVcc.
Prossimamente la rete si estenderà ancora: la linea 5 si prolungherà verso sud di 8,6 km da Qianhaiwan a Chiwan. È in fase di cantierizzazione il primo lotto (13 km) di una metropolitana con configurazione di raccordo anulare del sistema per 60,2 km.
Per il 2030 la rete metropolitana di Shenzhen (2,9 milioni di passeggeri giornalieri oggi; da 286 a 482 km previsti) sarà saldata alla rete di Hong Kong (4,5 milioni di passeggeri; da 177 a 245 km) a Guangzhou – Foshan (Canton, 6,4 milioni di passeggeri; da 261 a 718 km) formando la più estesa rete integrata di metropolitane (1.445 km; oltre 1.900 con le reti tranviarie e le ferrovie suburbane).
Oltre alle metropolitane continua anche lo sviluppo di sistemi a capacità intermedia, come i tram: 7.500 km previsti entro il 2030. Wuhan (già dotata di una rete metropolitana di 4 linee, 128,6 km e 1,6 milioni di passeggeri al giorno) ha inaugurato la sua prima linea metrotranviaria: 16,8 km e 23 fermate, da Guanlianhu Road a Chelun Square (357 M€ per una media di 21,2 M€/km).
Lo stabilimento CRRC di Zhuzhou ha fornito una flotta di 21 tram a pianale totalmente ribassato, lunghi 36 metri e larghi 2,65 con una capacità di 400 persone (a 8 passeggeri per metro quadro, uno standard molto utilizzato in Cina e Giappone, mentre in Europa consideriamo non realistico andare oltre i 6 passeggeri per metro quadro).
I tram di Wuhan non sono alimentati con catenaria, ma sono dotati di condensatori e la ricarica avviene alle fermate (27 secondi in media, da 10 a 30 secondi da targhetta). L’autonomia ordinaria è di 4 km da una ricarica all’altra con una velocità massima di 70 km/h. Le prestazioni in esercizio si sono dimostrate leggermente inferiori: a pieno carico 3.200 m di autonomia, 59 km/h la velocità massima.