La pianificazione urbana e la programmazione dei trasporti pubblici passa necessariamente per la “misura” della dimensione di una città. Ai fini del dimensionamento della dotazione di servizi pubblici – e di infrastrutture – il primo dato da cercare è la dimensione giornaliera feriale di una città, data dalla somma di residenti permanenti e dei cosiddetti city-user cioé pendolari, studenti non residenti, turisti, diplomatici e tutti quelli che utilizzano a vario titolo la città nei giorni feriali.
In questo studio, aggiornato all’orizzonte demografico 1/1/2019, abbiamo calcolato l’attrattività delle città italiane in termini di persone che giornalmente vi si recano e di distanze percorse.
Prima di tutto, un piccolo vocabolario:
- Distanza: lunghezza in km di uno spostamento (oppure di un singolo viaggio componente uno spostamento).
- Percorrenza: su un tragitto O-D prodotto del numero di spostamenti che giornalmente compiono quel tragitto per la distanza che separa l’origine O dalla destinazione D. Se riferita ad una singola persona, la percorrenza equivale alla sola distanza.
- Persona che si sposta: persona che giornalmente compie almno uno spostamento (lasciando la propria residenza o il proprio domicilio abituale). Può restare all’interno del proprio comune di residenza oppure recarsi all’esterno di esso.
- Spostamento: tragitto percorso da una persona che si sposta da un punto di partenza (origine) a uno di arrivo (destinazione). È composto da uno o più viaggi, ovvero dall’utilizzo di uno o più mezzi di trasporto (incluse le proprie gambe, se ci si sposta a piedi).
- Spostamenti giornalieri: numero di spostamenti compiuti da uno stesso individuo nell’arco di una giornata.
Quindi il materiale:
> Tabelle di analisi versione 1
> Tabelle di analisi con una ipotesi maggiormente cautelativa delle presenze turistiche giornaliere e di quelle legate al loisir, cioé al tempo libero. Gli spostamenti del loisir fanno riferimento a chi compie almeno uno spostamento principale della giornata per motivi legati al proprio tempo libero (cena fuori, cinema, passeggiata al centro commerciale, stadio, ecc.) o comunque non afferibili a motivi di lavoro o studio in senso Istat
> Cartogrammi PDF
L’analisi considera esclusivamente i Comuni che ogni giorno attirano un numero di residenti dall’esterno del proprio perimetro amministrativo uguale o superiore a 10.000 persone.
L’analisi è svolta considerando il perimetro amministrativo comunale. Per alcuni comuni di grandezza superiore ai 250 km quadrati con una porzione riconosciuta come rurale superiore al 30% (Andria, L’Aquila, Ravenna, Sassari) è stato eseguito un frazionamento al perimetro dell’area urbana di riferimento includendo comunque la prima fascia suburbana. Per Roma, si considera come area urbana centrale di riferimento quella contenuta entro il perimetro dell’autostrada del Grande Raccordo Anulare (GRA): ne consegue che la restante porzione comunale è considerata come area esterna.
Per rendere il confronto omogeneo, alcuni grandi comuni sono stati accorpati alla prima cintura metropolitana: ad esempio l’area urbana centrale di Milano include la prima corona di cintura (fascia 1 della zona tariffaria ATM). In questo modo Roma e Milano hanno superfici confrontabili (360 km quadrati), così come Napoli e Torino (200 km quadrati). Sono aggregati anche alcuni comuni minori che presentino forme consolidate di conurbazione:
Castel Volturno: Castel Volturno, Mondragone.
Massa-Carrara: Carrara, Massa.
Milano: Assago, Baranzate, Bollate, Bresso, Buccinasco, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cormano, Corsico, Cusano Milanino, Milano; Novate Milanese, Opera, Pero, Peschiera Borromeo, Rozzano, San Donato Milanese, Segrate, Sesto San Giovanni, Settimo Milanese, Vimodrone.
Napoli: Arzano, Calvizzano, Casandrino, Casavatore, Casoria, Cercola, Marano di Napoli, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Napoli, Pollena Trocchia, Portici, Quarto, San Giorgio a Cremano, Volla.
Torino: Beinasco, Collegno, Grugliasco. Nichelino, San Mauro Torinese, Torino.
Versilia: Comune di Camaiore, Forte dei Marmi, Pietrasanta, Viareggio.
Popolazione feriale
In valore assoluto, Roma ( 3,08 milioni di persone) è la città con la maggiore popolazione feriale. Seguono Milano (2,6), Napoli (1,7) e Torino (1,2).
In valore relativo, cioé rapportando la popolazione feriale al numero legale di residenti Siena e Pisa sono le uniche città che raddoppiano la propria popolazione. Questo, per entrambe, è legato alla presenza di importanti poli universitari. Rimini e Venezia (con un rapporto tra popolazione feriale e residente di poco inferiore a 2) vedono una importante presenza turistica. Castel Volturno, invece, all’essere un polo di richiamo per i braccianti agricoli (purtroppo prevalentemente legati al caporalato).
Percorrenze feriali
In valore assoluto, le 4 metropoli (cioé le città con una popolazione feriale superiore al milione di abitanti) assorbono il 49% di tutte le percorrenze generate quotidianamente dalla popolazione (433,2 milioni di spostamenti km). Con 72,2 milioni di spostamenti km, Roma assorbe il 21,7% del totale nazionale; seguono: Milano, con 60,1 milioni di spostamenti km pari al 15,3%, Napoli (6%) e Torino (5%). Occhio ai rapporti relativi perché ciascuna città attrae degli spostamenti che per un altra città sono emessi: pertanto il rapporto con il totale relativo deve essere fatto eliminando i doppi conteggi.
Il restante 51% si divide tra 102 città.
In valore relativo, Siena e Pisa sono ancora una volta le città più attrattive (entrambe oltre 40.000 spostamenti km per 1.000 residenti). Seguono Roma, Venezia, Perugia, Lecce, Pavia, Milano, Parma e Rimini: tutte con oltre 30.000 spostamenti km generati per 1.000 residenti.
Conclusioni
Oltre ad un certo e innegabile feticismo per i numeri, questo studio ha come obiettivo quello di mostrare un aspetto poco considerato delle città che può andare ben oltre il dato legale della popolazione residente: vale per Roma ma anche per le piccole Pisa e Siena.
Roma ha una popolazione feriale poco superiore a quella comunale ma tutta concentrata entro l’area interclusa dal raccordo anulare. Poco meno del 40% della superficie comunale che quotidianamente attrae 600 mila persone e che accoglie poco meno di 400 mila persone in più rispetto al numero ufficiale di residenti (considerando tutto il perimetro comunale, la popolazione feriale ammonta a 3,44 milioni di persone).
Pisa e Siena hanno entrambe una popolazione feriale che è il doppio del numero di residenti: chiaro che trascurare questo significa sottodimensionarne i servizi e rendere poco utile – rispetto ai reali bisogni dell’utenza – la rete del trasporto pubblico locale.
Per quanto concerne invece Roma e Milano, entrambe assorbono quasi il 40% delle percorrenze nazionali. Giocoforza che debbano essere obiettivo di una strategia nazionale della mobilità di medio e lungo raggio: in questo senso anche il ruolo di Napoli e Torino come destinazioni di secondo livello, oppure di Palermo e Bari come nodi di riequilibrio di una rete eccessivamente sbilanciata sul Centronord dovrebbero essere oggetto di una strategia nazionale di pianificazione e programmazione della rete urbana nazionale (RUN). Una strategia che al momento manca – dall’Agenda urbana si è passati ai PON metro cioé dal nazionale al locale senza una vera strategia organica di coordinamento – e per questo continuiamo a parlare di Questione urbana italiana.
Linkopedia
Istat, persone che si spostano (2011)
Istat, popolazione residente (2019)
Ticino, pendolari da/verso l’Italia
Croazia, pendolari da/verso l’Italia
Slovenia, pendolari da/verso l’Italia
Studenti fuori sede, statistiche MIUR
Studenti fuori sede, studio Istat dei bacini universitari
Stranieri, stima delle popolazione residente iscritta alle anagrafi ma non registrata nel dato Istat (inclusi gli irregolari)
Turisti, stima delle presenze giornaliere
Vaticano, popolazione del clero cattolico stabilmente residente con visto straniero
Vaticano, popolazione residente nella Città del Vaticano e pertinenze extra-territoriali