Difficoltà finanziarie per il progetto di treno maglev giapponese tra Tokio e Nagoya entro il 2027 e in una seconda fase fino ad Osaka. Le quotazioni della Central Japan Railway Co. sono scese del 5,7 per cento in un solo giorno dopo l’annuncio dell’aumento dei costi previsti per la nuova linea ferroviaria. La linea maglev potrebbe avere un costo di quasi 6 miliardi di euro di cui gran parte dovrebbero essere coperti dalla JR Central. Troppi anche per una società in salute. La stima dei costi è basata sul più breve dei tre percorsi possibili che sono stati considerati. Attualmente non è ancora stato deciso quale verrà utilizzato. Intanto il presidente della JR Central, Yoshiomi Yamada, ha presentato in questi giorni il nuovo treno chiamato L Zero che avrà capacità di 68 posti per ognuna delle 12 carrozze di cui sarà composto. Il primo esemplare di produzione di serie sarà pronto tra tre anni. L’unico treno a levitazione magnetica attualmente in servizio commerciale è stato costruito in Cina utilizzando tecnologia sviluppata da Siemens AG e ThyssenKrupp AG. Il treno arriva fino a 431 km / h nel percorso che collega l’aeroporto internazionale di Pudong alla periferia del quartiere finanziario della città. Il maglev giapponese, sul circuito di prova tra le montagne di Yamanashi, a un centinaio di chilometri a ovest della capitale nipponica, ha stabilito il record mondiale di velocità ferroviaria con 581 km / h, il percorso da Tokio a Nagoya di 300 km verrà quindi coperto in circa 40 minuti. Il Giappone, in difficoltà per la concorrenza cinese, cerca di mantenere la sua superiorità tecnologica proponendo, anche all’estero, questa tecnologia che potrà essere competitiva con il trasporto aereo anche sui percorsi più lunghi rispetto a quelli attuali.