L’ATM in un comunicato stampa ha voluto smentire l’articolo del Corriere della Sera che denunciava presunte prescrizioni di sicurezza per rallentare in prossimità di tratti di binari usurati e quindi pericolosi: ATM precisa che il dossier citato non è nient’altro che un documento tecnico; una relazione che ATM, nell’ambito delle attività previste dal programma dei lavori, ha commissionato ad esperti del Politecnico di Milano e alla società che gestisce l’infrastruttura ferroviaria nazionale (Rfi) a supporto dei piani di cantiere già definiti. Il documento citato è una “Relazione preliminare sullo stato dell’armamento delle linee della metropolitana milanese”, che contiene suggerimenti di carattere generale e non prescrizioni di esercizio. Il relatore, professor Giorgio Diana, non esprime nessuna valutazione sulla sicurezza dell’esercizio, tantomeno dà indicazioni sulla velocità dei treni. I rallentamenti, citati dal quotidiano, sono normali prescrizioni di sicurezza nelle zone di cantiere, nonché una precauzione adottata durante i lavori per aumentare la sicurezza nell’area. Infine, la “pericolosità” citata è solo frutto di fantasia giornalistica e spettacolarizzazione, in antitesi con l’etica dell’informazione che impone rigore e responsabilità nel rapporto coi lettori. ATM, ribadisce che il trasporto pubblico è, e rimane, il sistema di mobilità più sicuro al mondo e che nella gestione della rete della città di Milano vengono adottati standard di sicurezza superiori a quanto previsto dalle leggi vigenti. Le decisioni rigorose adottate sulla M2 ne sono un chiaro esempio.