Un decreto del Ministero dei Trasporti Italiano passa la competenza di tutte le ferrovie ex-concesse all’Ansf eccetto per quelle a scartamento ridotto che rimangono sotto l’Ustif. Lo scopo è quello di adeguare gli standard su tutte le reti italiane allineando le ferrovie “minori” agli alti livelli di sicurezza in vigore sulla rete RFI. Il decreto era già in programma prima del grave incidente ferroviario del 12 luglio scorso in Puglia che ha causato 23 vittime. Fin’ora l’Ansf ha vigilato sui 16700 km in gestione a RFI con misure molto severe riguardo alla sicurezza, non per niente queste linee sono considerate tra le più sicure al mondo grazie a sistemi con Scmt e SSc e l’Ertms sull’AV.
L’Ustif ha invece fin’ora controllato le reti isolate, 1918 km di queste ferrovie di 41 linee regionali sono ora passate all’Ansf, restano però sotto la sua supervisione linee come la Cumana, la Circumflegrea, la Torino-Ceres. Secondo le stime, mettere in sicurezza le Ex-concesse costerà almeno 600 milioni di euro metà dei quali sono stati trovati nel fondo per lo sviluppo e coesione. La prossima settimana l’Ansf emetterà i primi provvedimenti: i gestori dovranno adeguarsi il più velocemente possibile agli standard di sicurezza più alti e avranno tra i 3 e 6 mesi per comunicare lo stato delle cose. Verranno anche indicati i provvedimenti da adottare per mitigare fin da subito il rischio come la riduzione dei limiti di velocità e la messa in sicurezza dei passaggi a livello.
Aggiornamento del 30/9/2016 – Le ferrovie ex-concesse che non sono dotate di SCMT dovranno rispettare il limite di 50km/h. Questa la prima decisione presa dall’ANSF per aumentare la sicurezza di queste linee fino a quando non saranno dotate di un sistema di segnalamento moderno. I gestori hanno un mese di tempo per presentare un piano con le proposte di mitigazione, nel frattempo la velocità non sarà limitata. È prevista una serie d’incontri per consentire ad ogni azienda una corretta applicazione delle linee guida anche in considerazione delle diverse situazioni in ambito territoriale.