Durante la riunione del Cipe del 24 luglio è stato dato l’ok all’aggiornamento 2018-2019 del contratto di programma Investimenti Rfi-Mit 2017-21. Il Comitato ha approvato gli aggiornamenti dei Contratti di Programma tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le due principali società di infrastrutture del Gruppo, Rete Ferroviaria Italiana e ANAS. In particolare, per RFI è stato approvato l’aggiornamento 2018-2019 del Contratto di Programma Investimenti 2017-2021, che comprende maggiori risorse per 15,4 miliardi di euro mentre per ANAS è stato dato l’ok alla rimodulazione del Contratto di Programma 2016-2020, con maggiori risorse per 12,5 miliardi di euro.
Con l’approvazione di queste nuove risorse, viene confermata la strategia contenuta nel Piano industriale 2019-2023 del Gruppo FS Italiane, che prevede 42 miliardi di euro di investimenti in infrastrutture, di cui 28 per le opere ferroviarie e 14 per le strade, con un’accelerazione dei cantieri e il rinforzo dei processi di manutenzione.
Risorse che vengono impegnate, in particolar modo, per il recupero del gap infrastrutturale del Sud (a cui è destinato circa il 51% delle nuove risorse), per accelerare di 15 anni l’installazione di tecnologie ERTMS su tutta la rete, così da rendere il sistema ferroviario italiano tra i più avanzati al mondo per sicurezza, prestazioni ed efficienza, grazie a un investimento di 1,7 miliardi di euro finalizzato all’ammodernamento tecnologico di linee e di impianti ferroviari.
Dei 15,4 miliardi di euro complessivi in più previsti dall’aggiornamento, 2,5 miliardi vengono poi destinati all’aumento della sicurezza, con l’avvio, tra l’altro, di un importantissimo programma dedicato alla conservazione e all’efficientamento di oltre 19mila opere tra ponti, viadotti e sottovia. Il resto delle risorse verrà impiegato, in particolar modo, per valorizzare le ferrovie turistiche, interventi a supporto delle linee regionali, i principali nodi urbani, le nuove line di Alta capacità e i collegamenti di ultimo miglio per porti, aeroporti e terminali.
In sintesi:
- Completamento del corridoio AV Napoli-Bari (2,1 miliardi)
- Linea Palermo-Catania sul corridoio Palermo–Caltanissetta-Catania (2,985 miliardi di euro)
- Terzo Valico dei Giovi sul Corridoio Reno-Alpi e nodo di Genova (818 milioni)
- Velocizzazione Roma-Pescara (211 milioni)
- Potenziamento della linea Gallarate-Rho (500 milioni)
- Quadruplicamento della Pavia-Milano Rogoredo (250 milioni).
Nell’ambito dei 1.045 milioni di euro destinati alla valorizzazione delle reti regionali si dà forte impulso, tra gli altri, sia a interventi di elettrificazione della linea Barletta-Canosa, dell’anello bellunese e della linea Roccaravindola-Isernia-Campobasso sia ad interventi di potenziamento della linea Ponte S.Pietro-Bergamo-Montello, della linea Arechi-Pontecagnano Aeroporto (con estensione del servizio della cosiddetta metropolitana salernitana), della linea Maerne-Castelfranco Veneto, della linea Empoli-Siena e della linea Caltagirone-Gela.
Nuove risorse per 1,5 miliardi di euro vengono destinate allo sviluppo delle aree metropolitane. Uno degli interventi più rilevanti riguarda il nodo Roma con l’avvio dei lavori di raddoppio della tratta Cesano-Bracciano, sulla linea FL3 Roma-Viterbo. Ma tanti sono anche gli interventi previsti di upgrading infrastrutturale e tecnologico dei nodi ferroviari delle principali città italiane.
Per lo sviluppo dell’integrazione modale sono poi destinate nuove risorse per 242,12 milioni di euro, per avviare la fase realizzativa del nuovo collegamento ferroviario con l’aeroporto di Brindisi e per il potenziamento dei collegamenti ai porti di Trieste, Ravenna, Brindisi e Livorno.
Likopedia
Esito della seduta Cipe del 24 luglio
Banca dati sedute ed esiti Cipe
Contratto di Programma – parte investimenti di RFI 2017-2021