Ufficialmente inaugurato, alla presenza delle autorità, il cantiere per il nuovo nodo di scambio tra le due linee della metropolitana a Termini. A tagliare il nastro il sindaco Alemanno, l’assessore capitolino Sergio Marchi (Mobilità), il presidente di Roma Metropolitane Gianni Ascarelli e l’amministratore delegato Federico Bortoli. Il rifacimento della struttura sarà ultimato entro il 2012. Quello di Termini, sottolinea Roma Metropolitane (la società che ha redatto il progetto e appaltato i lavori), è un nodo nevralgico del trasporto romano: vi passano circa 200 mila persone al giorno che scambiano tra linea A e B o viceversa, oppure tra metropolitana e mezzi di superficie, più i passeggeri delle ferrovie che attraversano il centro commerciale del Forum Termini. Gli elementi principali elementi del progetto sono una nuova uscita e galleria di collegamento tra le banchine della linea A e della B. In pratica viene raddoppiato il percorso in uscita dalla linea A, oggi principale punto di congestione dell’intera stazione. La galleria sarà scavata in profondità per evitare interferenze con lo strato archeologico. del suolo e superare così le problematiche che hanno ostacolato le precedenti soluzioni progettuali di adeguamento del Nodo. Verrà effettuata una completa meccanizzazione dei collegamenti tra i piani, con nuovi ascensori (anche tra linea A ed esterno), scale mobili (e sostituzione di quelle attuali), tapis-roulant. Saranno inoltre installati nuovi impianti anti-incendio, video-sorveglianza e comunicazione audio. Restauro e rinnovo finiture, rinnovando ma non stravolgendo, “puntando” – afferma la nota di Roma Metropolitane – “soprattutto su un accorto uso dei materiali e dei criteri di illuminazione”. Nella stazione della linea B saranno restaurati e conservati ambienti e materiali. Tutto nuovo, invece, per la linea A, con materiali pregiati e di nuova generazione resistenti agli incendi, all’uso e al vandalismo. L’investimento complessivo è di 63 milioni di euro. La bonifica delle cavità sarà completata a fine febbraio 2010, l’intero intervento entro il 2012.