Dallo scorso 2 marzo Brescia, con l’apertura della sua metro driverless di Ansaldo STS-AnsaldoBreda, si aggiunge alla ristretta lista di città italiane, sette, che hanno una metropolitana. Si tratta della prima metro italiana che viene inaugurata tutta insieme: 13,7 km e 17 stazioni costruite in 10 anni senza aperture per tratte funzionali come prassi per tutte le altre metropolitane dello stivale. Altra caratteristica unica è il fatto che una città di poco meno di 200.000 abitanti abbia una metropolitana.
L’opera è costata 935 milioni di euro e il Comune di Brescia dovrà sudare lacrime e sangue per pagare il mutuo di 400 milioni di euro da saldare entro i prossimi 30 anni. Ovviamente si sono tagliate le corse dei bus che sono diventate d’adduzione alle fermate della metro e questo garantirà risparmi ma il dubbio sulla sostenibilità a lungo termine di un’opera così costosa, rimane. In ogni modo in questi giorni i bresciani e i molti curiosi arrivati da altre città hanno potuto apprezzare le stazioni, i treni e la comodità di questa bellissima metropolitana. I giudizi positivi sono unanimi, è stato fatto un ottimo lavoro, il sistema di Ansaldo STS si dimostra ancora una volta affidabile, le stazioni sono bellissime, i treni comodi e sono state promosse anche la segnaletica e la promozione della nuova linea. In questi giorni godiamoci questo nuovo fiore all’occhiello dell’industria ferroviaria italiana e diamo atto della tenacia di una città che nonostante tutte le difficoltà è riuscita in un’impresa che molti altri hanno fallito o non hanno ancora portato a termine.