L’assemblea dei soci di Ferrovie Emilia-Romagna (Fer) ha approvato il progetto di scorporo della parte gestionale (l’azienda regionale resterà proprietaria delle infrastrutture ferroviarie) che confluirà in una nuova società, da far nascere per fusione con Atc, l’azienda dei trasporti bolognesi. La gestione del servizio urbano ed extraurbano di Bologna e Ferrara verrà così unificata con i servizi ferroviari e automobilistici svolti da Fer negli stessi bacini. La nuova società sarà operativa entro l’1 febbraio 2012. L’assessore regionale ai trasporti, Alfredo Peri esprime soddisfazione aggiungendo: “questo progetto è stato accompagnato da un ampio consenso” nel settore. Nel Trasporto pubblico locale sta nascend una delle più grandi aziende intermodali nazionali, con un forte valore per l’integrazione dei servizi gomma-ferro nel più importante bacino d’interscambio della regione che permetterà di qualificare non solo il servizio bus ma anche il Servizio ferroviario metropolitano e il servizio ferroviario regionale. Nel settore è il primo esempio in Italia di separazione tra rete e servizi”. Alla conclusione della fusione la Fer resterà controllata dalla Regione Emilia-Romagna al 93,1%, Act Reggio Emilia avrà il 6,1% e il restante 0,8% è ripartito tra le otto Province di Ferrara, Mantova, Parma, Reggio, Modena, Bologna, Ravenna e Rimini. La nuova società di gestione dei servizi di trasporto pubblico locale sarà al 46,1% della Regione, al 30,1% del Comune di Bologna, al 18,8% della Provincia di Bologna, al 3,1% di Act Reggio, poi della Provincia di Ferrara (1%) e in quote minori del Comune di Ferrara e delle Province di Mantova, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. Avrà oltre 2.600 dipendenti e il valore della produzione intorno ai 250 milioni di euro. Con i suoi circa 1.350 bus, si stima che gestirà una percorrenza iniziale annua di 51 milioni di chilometri su strada, mentre su ferrovia gestirà passeggeri per 5,6 milioni di chilometri con circa 150 treni.