Il 5 luglio è arrivato il primo bando nazionale dedicato alle Smart City da 665 milioni di euro, scadenza novembre 2012. Si tratta di risorse comunitarie FESR 2007-2013 (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e i bandi sono sotto la responsabilità del MIUR. L’obiettivo è approvare idee progettuali, che coinvolgono una pubblica amministrazione, da rendere più smart grazie a una tecnologia specifica, la quale comunque deve rispondere a una concreta esigenza dei cittadini. Il MIUR aggregherà poi le idee simili, trasformandole in progetti che saranno sperimentati in specifiche aree. Questi diventeranno poi applicazioni utilizzabili da qualsiasi PA nazionale (tramite cloud computing). Il concetto base per capire l’idea di smart city è che l’Europa vuole utilizzare la tecnologia per migliorare la vita dei cittadini partendo dai problemi più urgenti: l’invecchiamento della popolazione, il sovraffollamento delle città, l’emergenza ambientale, la crisi delle energie non rinnovabili, gli alti costi delle pubbliche amministrazioni (problema attualissimo da noi, in tempi di spending review).
Vediamo in dettaglio quali sono gli ambiti di ricerca:
SICUREZZA DEL TERRITORIO: sostenere lo sviluppo di nuove conoscenze, di tecnologie innovative e di nuovi sistemi integrati per la prevenzione dei rischi, la difesa e la messa in sicurezza del territorio, attraverso l’impiego di soluzioni basate sull’impiego di tecnologie ICT, che consentano un miglioramento dell’efficienza nella gestione delle diverse matrici, nonché delle emergenze derivanti da catastrofi ambientali.
INVECCHIAMENTO DELLA SOCIETÀ: sostenere lo sviluppo di soluzioni innovative per migliorare la qualità di vita e la cura della popolazione anziana, attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi e servizi finalizzati ad agevolare la mobilità, il prolungamento della vita attiva e ridurre l’isolamento sociale, ivi inclusa la realizzazione di approcci diagnostici e terapeutici innovativi per malattie particolarmente critiche.
TECNOLOGIE WELFARE E INCLUSIONE: sostenere l’inclusione di categorie a rischio e prevenire forme di disagio sociale, attraverso lo sviluppo di servizi innovativi basati sull’impiego di tecnologie ICT e diretti alla soluzione dei problemi delle persone diversamente abili, all’inserimento sociale e lavorativo di immigrati provenienti da paesi esteri, al sostegno delle famiglie a basso reddito, al reinserimento nel sistema dell’istruzione di giovani che hanno anticipatamente abbandonato la carriera scolastica (drop-out), al miglioramento dell’accesso ai servizi assistenziali e sanitari.
DOMOTICA: promuovere lo sviluppo di nuove conoscenze, soluzioni tecnologiche innovative, impianti, costruzioni e prodotti altamente innovativi che, secondo uno schema di Ambient Intelligence ed “Ambient Assisted Living”, permettano di ridisegnare l’ambiente di vita domestico in modo da garantire una migliore qualità della vita delle persone, l’inclusione, la sicurezza, nonché una piena autonomia delle persone diversamente abili.
GIUSTIZIA: promuovere l’innalzamento dell’efficienza del sistema giudiziario attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie e sistemi innovativi interoperabili per il miglioramento dei modelli organizzativi e gestionali, per l’ottimizzazione della gestione documentale e la sua dematerializzazione, per l’informatizzazione dei servizi al pubblico, anche in un’ottica di contenimento dei costi del sistema.
SCUOLA: sostenere la progettazione di devices innovativi destinati agli studenti, in grado di supportare sia la lettura del libro elettronico, con schermi e risoluzioni idonee, sia l’accesso e l’utilizzo, con architetture aperte ai principali sistemi operativi, di contenuti digitali multimediali accessibili in rete; Learning Management System (LMS) in grado di supportare tutte le funzioni di gestione necessarie alla personalizzazione dei percorsi di apprendimento, in termini di flessibilità degli orari e affiancamento alle attività in presenza, articolazione dinamica dei gruppi e strumenti per la gestione degli studenti; sistemi di Content Management System(CMS), integrabili in ambienti LMS, rivolti agli insegnanti per lo sviluppo di contenuti digitali multimediali.
WASTE MANAGEMENT: sviluppare in un’ottica eco-sostenibile nuove modalità di gestione e valorizzazione dei rifiuti, attraverso lo sviluppo di sistemi tecnologici innovativi integrati per la raccolta, il trasporto, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti materiali; lo sviluppo di tecnologie per il monitoraggio, controllo e riduzione dei rifiuti solidi, liquidi e gassosi derivanti dall’impiego di sostanze pericolose; la messa a punto di soluzioni tecnologiche per il riutilizzo dei reflui e degli scarti della lavorazione industriale, anche in chiave energetica; lo sviluppo di tecnologie per la realizzazione di nuovi prodotti derivanti dal riciclo dei materiali di scarto.
TECNOLOGIE DEL MARE: coniugare la promozione della tutela dell’ambiente e delle risorse marine con l’innovazione dei settori marittimo e della cantieristica navale attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi e tecnologie per la sicurezza, il monitoraggio, la bonifica e la conservazione dell’ambiente marino; lo sviluppo di sistemi innovativi integrati per la gestione delle emergenze; la messa a punto di nuovi metodi e di tecnologie per il miglioramento della qualità del prodotto ittico e il rafforzamento del settore della pesca secondo un approccio di filiera; la realizzazione o ottimizzazione di sistemi e tecnologie innovativi per la navigazione di superficie e subacquea.
SALUTE: promuovere nuovi modelli del sistema sanitario, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie, soluzioni e componenti ICT funzionali e abilitanti che consentano l’attivazione di nuovi modelli di attività nell’area della salute e del benessere, lo sviluppo di servizi di e-sanità a livello sovra/regionale, locale e individuale, il miglioramento del modello di interazione tra strutture sanitarie.
TRASPORTI E MOBILITÀ TERRESTRE: promuovere, nell’ambito della mobilità marittima, urbana, su gomma e/o su rotaia, lo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni ICT innovative finalizzate a migliorare l’interoperabilità dei sistemi informativi logistici marittimi o tra i sistemi di infomobilità marittima, urbana, su gomma e/o su rotaia, anche in attuazione delle disposizioni della normativa comunitaria vigente in materia.
LOGISTICA LAST-MILE: promuovere nuovi modelli nel settore della logistica in chiave eco-sostenibile anche attraverso lo sviluppo di sistemi e tecnologie in grado di innalzare l’efficienza nella gestione dei circuiti di distribuzione dei beni.
SMART GRIDS: promuovere lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e gestionali in grado di favorire la produzione e la gestione integrata a livello locale delle diverse fonti energetiche rinnovabili e dei relativi sistemi di distribuzione, e la loro integrazione con i sistemi nazionali e europei.
ARCHITETTURA SOSTENIBILE E MATERIALI: promuovere, nell’ambito del settore edilizio e in chiave sostenibile, lo sviluppo di nuove soluzioni, tecnologie e nuovi materiali ad alte prestazioni, diretti, secondo il principio dello “Zero Impact Building”, al miglioramento dell’efficienza energetica, alla riduzione dell’impatto ambientale, al controllo e abbattimento dei fattori di inquinamento, al miglioramento delle condizioni di salute nei luoghi abitativi e di lavoro, nonché ad assicurare agli utilizzatori maggiore sicurezza e comfort.
CULTURAL HERITAGE: promuovere lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per la diagnostica, il restauro, la conservazione, la digitalizzazione, la fruizione dei beni culturali materiali e/o immateriali, al fine di valorizzarne l’impatto in termini ambientali, turistici e culturali, e di favorire l’integrazione di servizi pubblici e privati innovativi, anche con riferimento alla capacità attrattiva dei territori.
GESTIONE RISORSE IDRICHE: promuovere la tutela delle risorse idriche attraverso lo sviluppo di sistemi e tecnologie innovative per il miglioramento della gestione delle acque attraverso un incremento dell’efficienza della rete e degli impianti di distribuzione esistenti nel territorio; lo sviluppo di nuovi sistemi e tecnologie per il monitoraggio, il controllo e la riduzione dei carichi inquinanti; lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche volte alla riduzione dell’impiego dell’acqua destinata all’agricoltura e all’industria.
Smart = intelligente, elegante, brillante, sveglio, rapido, bello, svelto, di moda, aspro
Smart = far male, soffrire, dolere, frizzare
Smart = bruciore, dolore acuto
Smart, nell’inglesorum che riporta in chia
ve moderna tutta la volontà di facilitare la comprensione di chi nei secoli scorsi si nascondeva dietro al latinorum – è una parola inglese con molti significati. Nel senso corrente è fico ma anche di moda e come tutte le cose di moda va utilizzato con cautela. Ciò che è smart non è la panacea di tutti i mali della stantia società italiana né la bacchetta magica in grado di diradare la crisi. Ma è un inizio, un punto di partenza (chi è smart direbbe start-up).
Noi di Cityrailways ci vediamo la possibilità di rilanciare il trasporto pubblico locale in chiave moderna, cioè integrata con la pianificazione urbana, il rilancio delle attività produttive, le nuove politiche di inclusione sociale. Perché tutto è mobilità.
Il trasporto 2.0 è quello:
ACCESSIBILE, perché concepito non sull’abilità di alcuni imponendo la disabilità ad altri ma sull’uniformità della diversità: tutti ci muoviamo a modo nostro (progettare per tutti secondo le norme del Design-for-All http://www.dfaitalia.it)
ATTRAENTE, al punto da essere utilizzato anche per andare a fare la spesa;
SICURO, al punto da andarci la domenica al parco o la sera a teatro con i propri figli;
SOSTENIBILE, perché elettrico: al momento non c’è altra alternativa che allo stesso tempo consenta una riduzione e un controllo delle emissioni nocive ma anche un contenimento dei consumi. Perché anche quando la corrente è prodotta in una centrale l’emissione centralizzata è di gran lunga preferibile a migliaia di micro centrali diffuse sul territorio quali sono i motori delle automobili e dei camion. E perché il motore elettrico è quello con il migliore rendimento energetico.
Il trasporto 2.0 è smart perché
- è inclusivo verso tutte le fasce sociali: è utile per andare al Centro di Collocamento ma anche comodo per andare ad una visita al Policlinico e smart come la propria auto per andare a fare shopping;
- è connesso, perché le stazioni o fermate sono micropiazze telematiche: punti di accesso ai servizi reali (il quartiere) come quelli telematici (la rete);
- è smart-gridded perché ottimizza i consumi energetici e può produrre energia;
- è produttivo perché può trasportare (ad es. in time-sharing o in parallelo al servizio passeggeri) le merci nel last-mile a scala urbana e di quartiere;
- è ecologico, perché elettrico, ma anche perché integrato nella terza rete (dopo i passeggeri e le merci) quella dei prodotti urbani di trasformazione (quelli che nella città passata erano i rifiuti urbani): dagli hub locali agli eco-point (più di isole ecologiche) i prodotti possono viaggiare in speciali moduli verso i centri di trattamento e trasformazione, relegando le discariche a un passato da dimenticare e i termovalorizzatori solo all’ultima frazione non recuperabile.
È il momento di concentrarsi su cose concrete e fare della tecnologia un mezzo e non un fine: non si può perdere anche quest’occasione dedicandosi a fantomatiche smart grid elettriche, quando esiste un serio problema energetico nazionale, oppure a inaccessibili hot-spot per internet quando mancano la maggior parte delle Amministrazioni ancora non offre servizi accessibili in via telematica a tutti i cittadini.
Il gruppo di progettazione di Cityrailways si mette a disposizione di tutte le Amministrazioni che vorranno presentare progetti di smart-mobility e trasporto 2.0. Per maggiori informazioni cliccare qui
Il bando scade alle 17.00 del 9 novembre 2012: per maggiori informazioni si veda il bando sul sito del MIUR.