Nei grandi centri urbani le auto assorbono ormai meno del 60 per cento degli spostamenti urbani motorizzati, mentre in quelli con meno di 100mila abitanti il tasso di penetrazione supera anche nel 2008 il 90 per cento. A rilevarlo è l’Associazione italiana delle aziende di trasporto pubblico locale (Asstra) che traccia così la fotografia dell’uso dell’auto in città, un uso che minaccia la sostenibilità della vita in questi centri soffocati dal trafico. E proprio per tirare un bilancio costante della mobilità sul territorio nazionale è stato sottoscritto a Vienna l’accordo tra Uitp, l’Unione internazionale del trasporto pubblico, Asstra e Veronafiere per trasformare “Bus Bus Mobility Business”, in calendario dal 18 al 21 novembre prossimi nel centro espositivo veronese, in una piattaforma internazionale di studio e di aggiornamento della mobilità nelle città medio-piccole e nelle aree extraurbane a bassa densità abitativa. Secondo il rapporto Isfort-Asstra del 2009 sulla mobilità urbana, il settore del trasporto pubblico urbano è, quindi, nel suo insieme, trainato soprattutto dalle aree metropolitane, mentre nei centri minori della provincia il trasporto pubblico è ridotto ai minimi termini, con uno share di mercato sistematicamente inferiore al 5 per cento. Infatti, l’avanzata del trasporto pubblico nel 2008 ha interessato soprattutto le grandi città, dove l’incidenza sul complesso degli spostamenti è salita al 29,3 per cento contro il 27,7 per cento dell’anno precedente, mentre l’incidenza dei mezzi collettivi nei piccoli centri è solo il 4 per cento degli spostamenti motorizzati (3,9 per cento nel 2007).