A partire dal prossimo mese di gennaio, la Banca Europea degli Investimenti erogherà 230 M€ d’investimenti per la linea C e 150 M€ per il materiale rotabile della linea B delle metropolitana a Roma. Sono alcuni dei punti di un accordo tra Bei e Roma Capitale insieme all’avvio del programma Elena per l’efficienza e il risparmio energetico e il sostegno in modi e forme da stabilire ai grandi progetti che saranno realizzati sotto forma di Partenariato pubblico privato.
La BEI costituisce la principale fonte di finanziamenti bancari per le reti trans- europee nell’Unione e nei Paesi aderenti. Dal 1993, anno in cui le RTE furono inserite nelle politiche UE, al dicembre 2005, la BEI ha firmato prestiti a favore di progetti di RTE per 69,3 miliardi di euro nel settore trasporti e per 9,1 miliardi in quello dell’energia. La BEI svolge un importante ruolo catalizzatore nel promuovere gli investimenti del settore privato nelle RTE, come dimostra il suo crescente sostegno ai partenariati pubblico-privato (PPP). Il forte sostegno dell’UE alla promozione degli investimenti del settore privato emerge con tutta evidenza dalla prevista creazione di un Centro europeo di competenza in materia di PPP. La BEI ha un ruolo attivo in questo organismo, che agevola la condivisione di esperienze tra gli enti pubblici europei coinvolti nei PPP e fornirà assistenza pratica in sede di creazione di PPP.
Per assicurare la massima copertura alle operazioni di finanziamento a favore delle RTE, l’UE ha previsto uno specifico Fondo di garanzia: il fondo supporta la finanziabilità dei relativi progetti innalzando la qualità creditizia dei crediti privilegiati e garantendo linee di credito stand-by alle quali attingere in caso di introiti inferiori al previsto nei primi anni di esercizio dell’infrastruttura (rischio relativo al periodo di primo avviamento del traffico – rampup traffic risk).
La BEI non finanzia la totalità dei costi d’investimento di un progetto (massimo il 50%), perché l’obiettivo è quello di far leva sulle ottime condizioni offerte dalla Banca per attirare altre valide fonti di risorse finanziarie. Il fatto di limitare l’intervento della BEI al 50% induce il debitore ad attivarsi per stabilire rapporti con altre istituzioni finanziarie e bancarie, e a elaborare un piano di finanziamento più dinamico e diversificato. In linea generale, i principali strumenti di finanziamento di cui la BEI dispone per le RTE sono due:
• mutui individuali per i programmi d’investimento in conto capitale o per progetti di costo superiore a 25 milioni di euro, che s’inseriscono nel contesto di opere infrastrutturali su vasta scala, quali le RTE;
• una serie di fondi d’investimento infrastrutturali nei quali la BEI partecipa che intervengono nei progetti di PPP per le RTE assumendo partecipazioni nel capitale. Dal 2005, la Banca ha sottoscritto tre di questi fondi (Emerging Europe Convergence Fund;Dexia Southern EU Infrastructure Fund; e Dutch/Northern EU Infrastructure Fund), e molti altri sono in allestimento.
Il finanziamento erogato al Comune di Roma è diviso in due tranche. La prima di 230 M€ è destinata al completamento dei lavori in corso e alla copertura di una parte dei costi della tratta T3 da San Giovanni ai Fori Imperiali. La seconda tranche di 150M€ è destinata all’acquisto di 15 veicoli per ampliare il parco rotabile della linea B in vista dell’entrata in funzione della diramazione B1.
La BEI ha anche erogato un finanziamento di 465 M€ al governo romeno per ampliare la rete di metropolitana della capitale e 350 M€ al governo Ceco per il prolungamento della linea A di Praga. Bucarest dedicherà il finanziamento alla realizzazione della linea 5: una nuovo corridoio che attraverserà trasversalmente la città da est a ovest. Sarà realizzato un nuovo deposito (Pantelimon 2) e saranno acquistati 30 nuovi veicoli. La nuova linea, completata nel 2019, trasporterà 34 milioni di passeggeri anno portando i passeggeri totali del sistema a 260 milioni dai 174,6 attuali (720.000 passeggeri/giorno rispetto ai 485.000 attuali). I lavori di prolungamento nordovest della linea A di Praga (4 nuove stazioni, Cerveny Vrch, Veleslavín, Petriny, Motol pronte nel 2014) sono in corso, attivati da un precedente finanziamento della BEI di 395 M€. Il nuovo intevervento porterà la linea all’aeroporto Ruzyně International Airport, con altre 4 stazioni (Bilá Hora, Dedina, Dlouhá Míle, Letiste/Airport). La metro di Praga, con le sue 3 linee, è uno dei sistemi più produttivi del mondo, trasportando ogni giorno 1,5 milioni di passeggeri.