Il presidente argentino Mauricio Macri ha presentato il “Plan Integral de Obras para la Red Metropolitana de Trenes” un ambizioso progetto di trasformazione della rete ferroviaria intorno a Buenos Aires in cui il governo ha stimato investimenti per 14.187 milioni di dollari fino al 2023, opere che possono rivitalizzare l’economia stagnate del grande stato sudamericano.
Il piano prevede di spendere 3.000 milioni di dollari per l’interramento della linea Sarmiento, altri 3244 milioni saranno destinati alla creazione di una rete RER (in spagnolo Red de Expresos Regionales) che connetterà le linee provenienti da sud (Roca), da nord (Mitre, San Martín e Belgrano) e ovest (Sarmiento) con la rete di metro (chiamata a Buenos Aires, Subte) in un terminal d’interscambio “Obelisco”.
1360 milioni saranno destinati alla realizzazione di nuovi viadotti e 993 all’elettrificazione delle linee. Sono anche in corso altre opere come l’installazione di un nuovo sistema di segnalamento e arriveranno altri treni nuovi per rinnovare totalmente il parco rotabile. Attualmente circolano già molti nuovi treni di fabbricazione cinese anche se si sta provando a rilanciare l’industria ferroviaria locale.
Queste migliore incideranno sulla vita di oltre dieci milioni di argentini che potranno contare su un maggior confort di viaggio e frequenze più ravvicinate. Se ora l’attesa è tra i 10 e 15 minuti, nel 2019 scenderà tra i 6 e 8 minuti per arrivare a non più di 5 minuti nel 2023. Anche in Argentina, dopo decenni di abbandono della vastissima rete creata nel novecento, il rilancio dell’economia passa per le ferrovie.
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