Come è consuetudine da diversi anni, rimbalza sui media l’eco della classifica delle città più vivibili del mondo stilata dall’Economist: quest’anno i primi 10 posti sono occupati da Vancouver, Vienna, Melbourne, Toronto, Calgary, Helsinki, Sydney, Perth, Adelaide e Auckland. Confermata Vancouver per il terzo anno (nella foto la sua metro automatica “Skytrain”), la classifica è utile per fare alcune considerazioni: se il modello delle “new world commonwealth cities” è sempre vincente, non è vero che per le “vecchie” metropoli europee non ci sia posto nella sfida delle città globali del nuovo millennio. Lo conferma Helsinki ma soprattutto Vienna: la vecchia capitale austroungarica, con la sua area urbana da 2,4 milioni di residenti, la crisi di metà Novecento, l’essere defilata rispetto alla “blue-banana” delle città centro-europee (Milano-Zurigo-Monaco-Ruhr-Parigi-Amsterdam-Londra) rappresenta tutt’altro che una piccola realtà facilmente maneggiabile. Eppure è lì, a meno di un punto di distanza dalla giovane ed efficiente Vancouver. La prima e unica italiana nella TOP-50 è Milano, oltre la 30esima posizione. Anche Mercier consulting svolge una ricerca del genere, con pubblicazione nel mese di maggio: l’anno scorso premiava Vienna, Zurigo, Ginevra e Vancouver. Unica italiana anche in questo caso, Milano (41 su 50). Per la classifica economist-2011 cliccare qui