La linea C è la terza linea della rete metropolitana di Roma. La sua storia progettuale inizia negli anni Settanta ma è solo a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, che si inizia a parlare di una nuova linea, che attraversi la città da sud-est a nord-ovest. Il 31 luglio 2002, dopo l’approvazione del progetto preliminare, viene rilasciato il primo finanziamento ai sensi della ex L. 211/92 per gli “Interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa”. Segue, nel 2004, l’approvazione CIPE alla tratta Pantano-Clodio. Il 15 febbraio 2005 viene pubblicato il bando di gara per l’affidamento dei lavori che avviene esattamente un anno a favore del consorzio Astaldi (34,5%), Vianini Lavori (34,5%), Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari (Ansaldo STS) (14%), Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi (10%), Consorzio Cooperative Costruzioni (7%).
I lavori sono in corso: dalla previsione di avvio dell’esercizio per il 2012 si è passati al giugno 2014 per la tratta “Montecompatri/Pantano – Lodi”, fine 2016 per la tratta “Lodi – San Giovanni”. Per la tratta “S. Giovanni-Fori Imperiali/Colosseo” i cantieri sono insediati ma non ancora aperti: l’inaugurazione è prevista non prima del 2019-2020. Sulla continuazione inizialmente prevista verso il Centro Storico e Oltrevere sono state fatte molte ipotesi ma al momento si è a livello di progetto preliminare. Sulla tratta pesa il diniego della Soprintendenza alla realizzazione di almeno due stazioni per elevato rischio archeologico (Argentina e Chiesa Nuova, su Corso Vittorio con pesanti dubbi circa la realizzabilità della terza stazione “centrale” nei giardini di Castel S. Angelo.
Si discute. Si discute sull’adeguamento dei costi e sulle richieste del Consorzio per spese integrative. Il Quadro Economico per quest’opera iniziata nel ’90 (doveva essere pronta per il Giubileo del 2000) passa così da 1 miliardo 925 milioni a circa 5 miliardi. Si comincia con un primo ritocco a 2 miliardi 683 milioni, poi l’aumento a 3 miliardi e 47 milioni. Per arrivare, nel febbraio 2012, a 3 miliardi 379 milioni; senza considerare 485 milioni di maggiori esborsi per 4 arbitrati già aperti. Ma ci sarebbero anche 1 miliardo e 108 milioni per le “opere complementari” per la tutela archeologica.
La realizzazione dell’ultima tratta della metro C – la T3, da San Giovanni al Colosseo – costerà 792 milioni di euro. Sarà lunga 2,2 km e ci vorranno almeno 7 anni per completarla. In attesa dell’avvio dei cantieri (solo ufficialmente aperti) resta cancellato il tratto T2, che da Colosseo sarebbe dovuto giungere fino a piazzale Clodio. Alla fine il Quadro Economico si attesa a 5 miliardi e 72 milioni (stime a febbraio 2012), il 163,5% in più rispetto alle stime iniziali. Per il completamento della T3, a piazza Venezia, le stime parlano di ulteriori 300 milioni.
Senza entrare nel merito della gestione dell’appalto e alle difficoltà realizzative che comunque vanno messe in conto per un’opera di questa portata vorremo incentivare il dibattito in maniera costruttiva. In questo senso è lecito quanto opportuno porsi alcune domande.
1) è necessario che la linea prosegua oltre San Giovanni, interscambio con la linea A?
2) in caso affermativo, esistono delle alternative da confrontare con l’unico scenario di progetto?
3) esiste uno scenario progettuale che offra in prospettiva degli assetti più produttivi di quelli sinora dati per scontati?