Rimini (23 settembre) Questo progetto di linea di trasporto pubblico che collegherà Rimini con Riccione è chiamata metrò ma in realtà si tratta di un filobus in sede protetta a via guidata, la tecnologia utilizzata non è ancora chiara ma potrebbe trattarsi di un Phileas oppure di un Civis o simili di 18 metri di lunghezza estendibili in futuro, se cambierà la normativa, a 24 metri. Il suo iter è stato lungo e travagliato fino allo stanziameno finale del Cipe di 43 milioni di euro su un totale di 96 per l’intera tratta Rimini-Riccione. La CoGel spa, vincitrice dell’appalto è, per quanto afferma la stampa locale, in difficoltà finanziarie ma nonostante questo si è lavorato affinchè i lavori non subiscano ritardi, infatti l’Agenzia Mobilità ha spiegato che si sta provvedendo a sostituire l’azienda appaltatrice con la Italiana Costruzioni spa, che ha rilevato parte della CoGel, compreso l’appalto per il Metrò di Costa. Restano invece confermate le altre due società mandanti che formano l’Ati, Associazione temporanea di imprese, vincitrice. La prima è la Balfour Beatty Rail, che opera nel campo dell’ingegneria e delle costruzioni, specializzata nella progettazione, gestione, installazione e messa in servizio di sistemi chiavi in mano per elettrificazione ferroviaria, a livello nazionale e internazionale. Realizzerà la parte tecnologicamente più avanzata del progetto. La seconda è la Tecnosonda di Lamezia Terme, specializzata in realizzazione di fondazioni. La Italiana Costruzione ‘eredita’ la parte economicamente prevalente dell’appalto, e realizzerà le opere civili (ponti, sovrappassi, sottopassi ecc.). Attualmente il progetto è in fase di progettazione esecutiva e i lavori dovrebbero partire nella seconda metà del 2010.