Il nuovo obiettivo per l’apertura della metropolitana di Brescia è il giorno di San Faustino, il santo patrono della città, ovvero il 15 febbraio invece che tra il 15 e il 20 gennaio come ipotizzato fin’ora. L’opera è finita, sarà consegnata ufficialmente alla città il 31 dicembre e ci sono già 10 treni che hanno percorso 20mila chilometri (ovviamente senza passeggeri) e tra qualche settimana dovrebbe partire il pre-esercizio di 45 giorni prima dell’apertura al pubblico. Il problema è sempre quello legato alle procedure per ottenere il nulla osta dal ministero per l’entrata in esercizio della metro. La soppressione della commissione interministeriale 1042, la struttura cancellata dalla spending review che doveva approvare il piano di sicurezza e i tre livelli di gestione automatica dei treni ATO, ATP e ATS. Stesso problema di Milano per la linea 5 (gemella di quella bresciana). Il ministro Passera ha garantito la massima disponibilità e sembra che al ministero abbiano individuato una soluzione che, anziché riunire faticosamente tutti i componenti della commissione, diluisca i passaggi autorizzativi con i diversi organismi tecnici. Staremo a vedere se con questo sistema i ritardi saranno contenuti oppure se i tempi saranno allungati a dismisura.