È di questi giorni la notizia, abbastanza incredibile, che a Milano l’amministrazione Comune stia pensando di tagliare ed eliminare il tram nel centro città mantenendo solo le linee metrotranviarie verso le periferie in totale controtendenza rispetto a tutte le altre città europee che stanno rintroducendo o potenziando le loro linee tranviarie con grande successo. A Milano si pensa di sostituire il tram con autobus elettrici come ha osservato il “lungimirante” assessore Bruno Simini nella dichiarazione riportata dal il Giornale: “Dobbiamo ragionare sul medio-lungo periodo, ed è anacronistico pensare che in futuro Milano possa continuare a viaggiare in tram quando il mercato offre autobus a impatto zero, che hanno pianali ribassati, possono prelevare vicino alla fermata anziani e disabili. Non possiamo avere mezzi incagliati per colpa di auto posteggiate male, senza la possibilità di fare zig-zag nel traffico. Nè continuare a sostenere costi esagerati per la manutenzione dei mezzi e la sostituzione dei vecchi binari”. La discussione è partita dalla delibera che da metà giugno cambierà le corse in centro a Milano, ci saranno 180 passaggi di tram in meno e le linee passeranno da 7 a 5 con variazione del percorso delle linee 3 e 19. Il collo di bottiglia Broletto-Orefici-Mazzini si alleggerirà grazie allo spostamento della linea 7 da via Broletto a via Meravigli, e del 2 che non passerà più da via Orefici con il capolinea che si sposterà da Lunigiana a piazza Bausan. Pienamente d’accordo sul ridimensionamento del tram è tutta la giunta comunale con il distinguo della Lega che vorrebbe mantenere alcune linee con veicoli storici. La seduta dell’assemblea comunale si è conclusa con una dichiarazione del vicesindaco e assessore alla Mobilità De Corato sempre ripresa dal il Giornale che si commenta da sola: “a parte San Francisco non si vedono più grandi città che continuano a puntare sul trasporto pubblico sui binari”.