Nella seduta del 24 aprile il Cipe ha allungato ancora una volta l’iter per la realizzazione della futura tranvia di Verona visto che non ha dato via libera al finanziamento del primo lotto, il tratto che va da San Michele allo stadio. L’approvazione è stata rinviata per consentire al ministero dei Trasporti di svolgere ulteriori approfondimenti sulla copertura finanziaria dell’intervento e su alcune prescrizioni proposte dal ministero dei Beni Culturali. La proposta di finanziamento prevede di accorpare i finanziamenti statali già stanziati per due linee tranviarie (pari a 124 milioni di euro) solo sul primo tratto. In questo modo l’opera dal costo complessivo di 238 milioni di euro risulta finanziata al 65 per cento, con il risultato che AMT (l’azienda di tpl veronese) non deve indebitarsi perché mette sul piatto solo i 20 milioni incassati dalla risoluzione del contratto con la Siemens (che doveva fornire il materiale rotabile e invece si è ritirata pagando una penale). I restanti 50 milioni li mette invece il Comune, accendendo dei mutui. In questa prima fase rimarrà interamente da finanziare l’asse nord-sud da Ca’ di Cozzi passando per la stazione fino a Verona Sud.