MILANO. Doveva essere aperta, in via straordinaria, dall’1 al 3 giugno ma il Ministero ha detto no. Il Comune di Milano di concerto con la Regione Lombardia aveva previsto l’apertura della M5 per la giornata Internazionale della Famiglia con servizio a spola tra Garibaldi e Bignami con l’intento di permettere a quasi 1 milione di pellegrini di raggiungere il Parco Nord. Si continua quindi con il preesercizio e i test su quella che sarà la seconda linea a guida automatica del Paese (dopo la linea 1 di Torino e la prima su ferro, già a Torino si tratta di un VAL). I collaudi si concluderanno a settembre quando saranno chiusi i 90 giorni canonici previsti dalle norme. Sempre sulla linea 5 proseguono intanto i lavori sulla tratta ovest, Garibaldi-San Siro con le talpe che hanno ripreso a scavare da via Harar verso il centro. Se la 5 viaggia comunque spedita, lo stesso non si può dire della 4. Da poco sono iniziati i lavori presso l’aeroporto di Linate e, a breve, si prevede solo l’apertura della tratta più esterna: nemmeno 3 km per unire l’aerostazione alla nuova stazione ferroviaria Forlinini FS lungo la cinta ferroviaria. Con la tratta 1 della linea 5 (5.690 m per 9 fermate) la rete milanese (27.320 m per 38 fermate della linea 1 + 39.416 m per 35 fermate della linea 2 + 17.140 m per 21 fermate della linea 3) lambirà i 90 km: 89.566 m per 94 fermate. Nel 2015 con il completamento della linea 5 fino a San Siro e la sezione Linate-Forlinini FS della linea 4, Milano avrà una rete di 5 linee, 100.006 m di lunghezza e 116 fermate.
ROMA. Di annuncio in annuncio, è passata anche la festa della Repubblica senza che la città potesse festeggiare un nuovo tratto di metropolitana dopo 13 anni di attesa (il prolungamento Ottaviano-Valle Aurelia è stato aperto il 29 maggio 1999 seguito il 1 gennaio 2000 dalla tratta Valle Aurelia-Battistini). La diramazione Bologna-Conca d’Oro (quella che i giornali, e la Giunta, continuano erroneamente a chiamare “linea B1”) secondo le comunicazioni di settembre 2011, avrebbe dovuto aprire gli ultimi giorni di dicembre. Poi, di mese in mese, l’inaugurazione è stata rinviata fino a giugno: le motivazioni sono passate dalla necessità di completare le finiture esterne, ai parcheggi e quindi alla durata maggiorata dei collaudi da parte dell’Ustif. Quale che siano le cause l’unica cosa certa è che si dovrà attendere, probabilmente la metà di luglio. Con il ramo B1(3.870 m per 3 fermate) la rete romana (18.425 m per 27 fermate della linea A + 18.151 m per 22 fermate della linea B) supererà finalmente i 40 km: 40.446 m per 52 fermate. Nel 2017, con il completamento della tratta San Giovanni-Montecompatri Pantano della linea C e l’apertura della stazione Ionio sulla diramazione B1, Roma avrà una rete di 3 linee, 59.503 m di lunghezza e 75 fermate. A prescindere da qualunque campanilismo e qualunque considerazioni sul contesto urbano, non si può evitare di notare quanto sia singolare la situazione di un Paese la cui capitale ha una rete di metropolitana (il trasporto rapido, o TCSP, per eccellenza) che è esattamente la metà di quella della seconda città. Più che singolare: tra i Paesi che hanno investito in metropolitane l’Italia è l’unica ad aver investito meno nella propria capitale insieme al Canada, la cui capitale Ottawa, non può dirsi una metropoli se confrontata con Toronto e Montréal.