Contrariamente a quanto stabilito nel 2008, la tratta Pantano-Parco di Centocelle non è in funzione e probabilmente lo sarà solo nei primi mesi del 2012. In questi giorni, passata la relativa euforia del 23 luglio scorso quando il CIPE approvava lo stanziamento per la tratta T3 (San Giovanni-Colosseo) e RomaMetropolitane confermava la fine 2013 per la Pantano-San Giovanni – e il 2015-2016 per la San Giovanni-Colosseo – le notizie non sono buone. Dall’apertura dei cantieri, nel marzo 2007, all’inaugurazione della tratta San Giovanni-Pantano passeranno almeno 8 anni: 18,4 km di tracciato nelle statistiche ufficiali, con una media di 2,3 km/anno non sarebbero male. Ma se si esclude la tratta esterna, Giardinetti-Pantano, che è stata realizzata con trasformazione della esistente ferrovia Giardinetti-Pantano i km di tunnel sono 9,5 per una media di 1,2 km/anno. Si dirà che Roma è una città difficile: ma le aree archeologiche incontrate attraversando i quartieri novecenteschi e le borgate sono ben poca cosa in confronto all’attraversamento di piazza Venezia e dei Fori Imperiali. Ad oggi la talpa, arrivata a S. Giovanni, resterà ferma per almeno due anni si dice per permettere i lavori al pozzo della stazione: nel frattempo appare dubbio il finanziamento della tratta successiva. Il fermo delle talpe era proprio quello che i costruttori volevano evitare: il mantenimento delle stesse costerebbe 200mila €/giorno per cui inevitabilmente saranno smantellate e riconsegnate allungando poi i tempi (ed elevando i costi) per il loro successivo ripristino per avviare lo scavo della semitratta San Giovanni-Fori Imperiali. Della chiusura dei cantieri di scavo si sta parlando da diversi giorni anche perché potrebbe comportare l’inoperatività di oltre 700 operai. Secondo Roma Metropolitane le talpe si fermeranno 18-24 mesi come previsto dal Cronoprogramma e “gli operai, in questo lasso di tempo, non saranno licenziati ma verranno impiegati dalle imprese che compongono il Contraente Generale in altri cantieri attivi in Italia e all’estero che richiedono lo stesso tipo di professionalità”. Questo significa che gli scavi della tratta San Giovanni-Fori Imperiali inizieranno almeno nella primavera 2013: 1,5 anni di scavi per la tratta San Giovanni-Fori Imperiali (ipotizzando una velocità simile a quella tenuta sino ad oggi) significa che la tratta non sarà operativa prima del 2016, considerando anche i collaudi. Restano i dubbi del perché si sia scelto di appesantire l’opera di ulteriori 350M€ per lo smontaggio e il ripristino delle talpe quando con la continuità si sarebbe evitata questa voce di spesa e del come si finanzierà la tratta San Giovanni-Fori Imperiali. Intanto i lavori della linea C sono arrivati in una fase cruciale: «Ad agosto, nel mese di minore impatto sulla città e con i disagi più contenuti per i cittadini, chiuderemo la linea A della metro per dare più spazio al cantiere», annuncia Antonello Aurigemma, assessore capitolino alla mobilità. Per permettere il completamento del tunnel di testa della tratta San Giovanni-Montecompatri Pantano dal 29 luglio al 30 agosto sarà sospeso il servizio della linea A tra Termini e Colli Albani: l’esercizio sarà frazionato nelle tratte Battistini-Termini e Colli Albani-Anagnina con un servizio di bus navette tra Colli Albani e Termini.