Aperta in giugno la diramazione Bologna-Conca d’Oro (impropriamente chiamata linea B1), l’esercizio sulla linea B è stato funestato da una serie clamorosa di disservizi per tutto il mese di giugno. Ai primi di luglio il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, annuncia la nomina di una Commissione e l’apertura di un’inchiesta interna per verificare cosa non ha funzionato e le eventuali responsabilità dell’Amministrazione. Ai giornalisti il Sindaco annuncia tempi brevi e la chiusura dell’inchiesta in due settimane. Ma la relazione che la Commissione redige sul servizio Laurentina-Bologna-Conca d’Oro nel periodo che va dal 13 giugno al 6 luglio resta segreta. Viene diffusa solo il 20 ottobre scorso, su volontà dello stesso Sindaco. La Commissione, che ha valutato attentamente tutte le modalità dell’esercizio oltreché l’equipaggiamento della tratta compresa l’intersezione tra i due rami (di Rebibbia e Conca d’Oro) presso Bologna.
Si legge di gravi errori nella gestione dell’avvio del servizio e di carenza del materiale rotabile. L’inchiesta ha rilevato che ATAC era a conoscenza di una deficienza del sistema di segnalamento del tronchino di Conca d’Oro che restituiva il segnale di via impedita anche senza alcun treno in sosta. Tale anomalia era stata rilevata durante i collaudi e prontamente segnalata: la stessa ATAC aveva richiesto la risoluzione del problema prima dell’avvio del servizio. La Commissione ha segnalato poi che il parco rotabile di 27 treni, non può garantire sulla sezione Bologna-Conca d’Oro la frequenza media di 8’: la stessa Commissione segnala che tale obiettivo non è certo all’altezza di un servizio di metropolitana. Noi di Cityrailways, in quello stesso periodo abbiamo rilevato frequenze di 12-15’ nelle fasce 7.30-9.30 e 17.00-19.00 con tempi di attesa non inferiori ai 10’. Fa onore all’Amministrazione aver fatto luce sull’accaduto: la fretta è sempre cattiva consigliera e non si possono recuperare a discapito dei tempi di verifica e collaudo ritardi accumulati in fase di costruzione ed equipaggiamento della linea. E comunque restano delle ombre sul comportamento dell’Amministrazione stessa: perché “ricordarsi” di acquistare i treni necessari a mantenere un livello di servizio adeguato solo a ridosso dell’inaugurazione della tratta? Si sapeva che con la flotta esistente per non dimezzare i passaggi nella tratta Bologna-Rebibbia che serve Tiburtina si sarebbe poututo offrire un servizio al massimo di 5 treni/ora sulla nuova diramazione che serve una bacino di 400mila residenti. Così la gara per la fornitura di nuovi treni è stata chiusa in marzo (con consegna a partire dal 2014) quando si prevedeva di inaugurare la tratta B1 ai primi di maggio. Oltretutto sull’equipaggiamento della nuova tratta restano dei pareri negativi: è del 23 agosto la comunicazione con cui la Segreteria del Consiglio Unitario d’Azienda di ATAC Metroferro denuncia la persistenza di una anomalia del sistema di inversione a forbice di Conca d’Oro.