Si sono conclusi – seppure 30 giorni di ritardo – i lavori di riposizionamento del capolinea del tram 8, da largo Argentina a piazza San Marco, presso piazza Venezia. Da largo Cairoli la linea prosegue ora su un nuovo tracciato di 450 m: in sede promiscua si dirige lungo via Florida e via delle Botteghe Oscure prima di attestarsi presso la porzione occidentale di piazza Venezia (chiamata appunto piazza San Marco). Lo spostamento permetterà la pedonalizzazione dello spazio antistante il Teatro Argentina ma anche l’interscambio tra il tram e la futura stazione di Venezia della linea C (ricordiamo che al momento risulta finanziato solo il prolungamento da San Giovanni a Fori Imperiali/Colosseo rimandando al lungo periodo la tratta terminale della T3 sino a Venezia).
La linea 8 è stata inaugurata nel 1998 dal Casaletto a largo Argentina: il progetto iniziale ne prevedeva la prosecuzione verso la stazione Termini attraverso via del Plebiscito e via Nazionale. La riallocazione della sede tranviaria su via Nazionale incontra da sempre numerosissime resistenze: seppure la via fu realizzata ai primi del Novecento con il tram, oggi le proposte dell’ATAC incontrano tutte un parere negativo nascosto dalle motivazioni più opinabili. Dall’incompatibilità della rete aerea con il paesaggio urbano storico (evidentemente diverso da quello natio) all’impossibilità di conciliare la sede tramviaria con i raggi di curvatura di via Quattro Novembre alla pendenza della stessa.
Tutta in sede protetta, la linea 8 misura 5,5 km per 15 fermate e, con 450 corse al giorno è una delle linee più cariche della rete capitolina: con 23.900 passeggeri in ora di punta (7.30-8.30) e 127.000 passeggeri/giorno trasporta circa il 50% dei passeggeri di tutta la rete tranviaria.
Seppure il nuovo capolinea presenti diverse criticità (peggioramento dell’interscambio con la rete portante di superficie; minori condizioni di sicurezza nella promiscuità dell’ultimo tratto e diminuzione delle velocità medie di servizio) rappresenta un elemento importante per il futuro, ovvero al continuazione della linea verso Termini, passando da via dei Fori Imperiali: lungo via Cavour con una nuova sede oppure, connettendosi alla rete esistente dal tracciato della linea 3 presso piazza del Colosseo.
Magari avviando quel programma di riqualificazione e rilancio di tutta l’area dei Fori che vedrebbe il tram come valido supporto: pedonalizzazione completa e realizzazione della storica passeggiata sognata da Antonio Cederna. In questo caso la via di corsa del tram potrebbe vedere soluzioni innovative come una piattaforma “sopraelevata” e l’alimentazione alternativa alla rete aerea (da terra oppure con supercapacitori).