Un mix micidiale di italica pigrizia, individualita’ sfrenata e servizi di trasporto pubblico spesso carenti o addirittura inesistenti fanno precipitare l’Italia sembre più in basso tra i paesi europei nella graduatoria dell’uso dei mezzi pubblici. Nel 2008 per andare al lavoro gli italiani hanno fatto un massiccio uso di auto, moto e ciclomotori. Nel 2007, gli italiani che per andare in ufficio hanno usato tram, pullman, autobus, metropolitana e treno sono stati 14 su 100. L’anno scorso, 13 su 100. La flessione del trasporto collettivo è accompagnata da un maggiore utilizzo dell’auto che passa dal 74,4 al 75,7 % e delle moto e scooter che passano dal 4,4 a 4,6 % ogni cento occupati. Sempre meno anche quelli che raggiungono l’ufficio a piedi o in bicicletta. Il tasso di motorizzazione italiano è tra i più alti d’Europa con poco meno di 600 automobili ogni mille abitanti, contro i 500 di Francia e Germania e ci sono 120 motocicli ogni mille abitanti quando per esempio in Germania se ne contano 48 e in Olanda 36.