Torino > La TBM ha concluso ieri l’ultima tratta di galleria compresa fra la stazione Spezia e Lingotto, scavando e realizzando in circa 2 mesi 840 metri di tunnel. In questo ultimo tratto, il più lungo del prolungamento sud, si è lavorato completamente in falda, ossia sotto acqua, scavando ad una profondità media di circa meno 21 metri e raggiungendo il massimo della profondità in corrispondenza del sottopasso di corso Spezia a meno 25 metri. La TBM (Tunnel Boring Machine), dal peso di 400 tonnellate, lunga 69 metri e con un diametro della testa fresante di 7,75 metri, è arrivata a Torino quasi due anni fa. Assemblata nel mese di marzo 2008 alla stazione Marconi, è partita dalla stessa stazione il 9 di aprile. Il 7 ottobre 2008 ha raggiunto la stazione Nizza, il 12 marzo 2009 è giunta a Dante, il 15 maggio a Carducci, il 6 luglio a Spezia per terminare lo scavo ieri al Lingotto. Il tratto di galleria precedente, fra Porta Nuova e Marconi, lungo 700 metri e già completamente realizzato, è stato invece scavato con la tecnica dello scavo a foro cieco che prevede l’utilizzo di ruspe in sotterranea. Questa tipologia di lavori si è resa necessaria a causa del ridotto raggio di curvatura tra corso Vittorio Emanuele II e via Nizza, che non permette la svolta della macchina. In totale sono 3.900 i metri che collegheranno in sei minuti Porta Nuova con Lingotto, passando da Marconi, Nizza, Dante, Carducci e Spezia. Per festeggiare la fine della realizzazione del tunnel, sabato 26 settembre, il cantiere verrà aperto alla cittadinanza dalle 15 alle 18.30. Sarà possibile visitare la stazione Lingotto e vedere la talpa Caterina dal piano atrio.