Approvate le linee guida per il Piano Metropolitano per la Mobilità Sostenibile della Città di Bologna. Le Linee di Indirizzo indicano quindi le 10 Strategie per la Mobilità Sostenibile da seguire per raggiungere gli obiettivi:
1. A piedi e in bici: una scelta desiderabile – ovvero restituire alla mobilità dolce spazi pregiati e pari dignità alle altre modalità di trasporto
2. Agire perché sia possibile un miglior uso dell’auto: più sicuro ed ecologico – ovvero fare in modo che la scelta di utilizzo dell’auto sia l’ultima possibilità, offrendo altre e più competitive alternative per spostarsi
3. SFM: struttura portante del trasporto pubblico della città metropolitana – ovvero completare il progetto del SFM, aumentare e migliorare il servizio,l’affidabilità e la comunicazione
4. A Bologna il futuro è in tram: un nuovo e più capace sistema di trasporto pubblico urbano
5. Il potenziamento del trasporto pubblico su gomma suburbano ed extraurbano – potenziare e migliorare il servizio, in un’ottica di adduzione al SFM e di collegamento trasversale per consentire una rete più capillare nel territorio
6. Una cabina di regia per un sistema unitario integrato del trasporto pubblico – in capo alla Città metropolitana di Bologna, il comune di Bologna, le unioni di Comuni e il Circondario
7. Imola, una città a misura di pedoni e ciclisti
8. La logistica sostenibile – ovvero favorire le politiche e le azioni
9. Il nodo autostradale, tangenziale e la viabilità regionale e metropolitana – ovvero il Passante di mezzo e la coerenza delle nuove progettazioni stradali con gli obiettivi sostenibili del PUMS
10. Sviluppi urbanistici e poli attrattori in coerenza con la rete portante del trasporto pubblico.
E il tram?
Al dettaglio del punto 4, si legge:
“Il servizio pubblico urbano di Bologna serve ad oggi il 31% degli spostamenti complessivi giornalieri dei bolognesi. Nell’ottica di riequilibrare – l’utilizzo delle diverse modalità di trasporto, riducendo l’uso dell’automobile del 20% entro il 2020 (obiettivo imposto dal PAIR) e di un ulteriore quota entro il 2030 (per rispettare gli obiettivi per la tutela del clima), è necessario trasferire una quota consistente di utenti sul trasporto pubblico urbano. Il sistema di trasporto attuale composto da autobus e filobus sta raggiungendo il limite delle proprie capacità sulle direttrici di maggior traffico. Il completamento delle linee filoviarie già in programma consentirà un aumento della capacità di trasporto, ma non sarà in grado di fare fronte al futuro fabbisogno. Per cui, il salto di qualità necessario, sia dal punto di vista della capacità che della qualità del servizio di trasporto urbano, sarà possibile solamente con il passaggio ad una diversa modalità di trasporto che possa rispondere efficacemente alle esigenze future della città di Bologna: il tram.
Il tram ha dimostrato di possedere le più idonee caratteristiche per rispondere a questa domanda di trasporto ed il miglior rapporto costi e benefici. Molte altre città europee, proprio grazie al tram, hanno infatti raggiunto alti livelli di qualità del trasporto pubblico e della qualità di vita, ai quali anche Bologna ambisce. Si dovrà quindi procedere a sviluppare un progetto di una funzionale rete tranviaria, adeguata alle caratteristiche urbane e alla domanda di mobilità da soddisfare, la cui realizzazione, perlomeno per le linee di maggior importanza, dovrebbe essere completata entro il 2030. A integrazione delle misure principali sarà necessario continuare a lavorare per il rinnovo/potenziamento del parco filobus e autobus a basso impatto ambientale, l’incremento e la protezione delle corsie preferenziali, l’aumento della velocità commerciale e la riqualificazione delle fermate del trasporto pubblico anche nei punti di interscambio modale ferro-gomma-bici.” Il Piano sarà completato entro il 2017.
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