Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro ha recentemente affermato “che aeroporto e metropolitana erano e restano delle priorità ma Palazzo S. Lucia non ha i 28M€ per l’allungamento della pista né le risorse per sostenere l’avvio della metro”. E sulla “metropolitana” Caldoro spiega che “oltre ad aver accumulato tanti ritardi nella sua realizzazione, ha diversi problemi e difetti. Oltre quelli di tipo strutturale e funzionale, ha una pecca pesante: i costi di gestione. Quando è stata progettata la metropolitana evidentemente non si è pensato al piano di costo gestionale che è del tutto esorbitante rispetto a quello che potenzialmente potrebbe essere il ritorno economico”. Già finanziata nell’88 (con fondi mai utilizzati), i lavori della “Metropolitana di Salerno” partono nel 1999: si parla di 80 miliardi di lire (72,6 M€ attuali). I lavori vengono sospesi per riprendere nel 2001 con l’apertura della stazione Salerno-Duomo via Vernieri: il Comune versa 3 miliardi per i ritardi (2,4 M€/2011). I cantieri procedono tra sospensioni e ritardi ricevendo ulteriori 8,5 M€ per la realizzazione a posteriori di barriere fonoassorbenti e 9 M€ per altre opere di completamento. Nel 2010 l’infrastruttura ormai ultimata viene ceduta dal Comune a RFI, secondo non ben precisate motivazioni economiche. La “Metropolitana” consiste nella realizzazione di un terzo binario in affiancamento alla linea ferroviaria Tirrenica Meridionale, per 7 km di lunghezza e 8 fermate tra il Centro Storico Alto e lo stadio. Da tempo si parla di un prolungamento a nord, verso Cava de’ Tirreni e Santa Lucia, e di un prolungamento sud, verso Pontecagnano e l’Aeroporto. Il Presidente della Regione dichiara “Non si potranno mai raggiungere tetti di passeggeri tali da compensare spese, dunque ritengo l’opera non utile alla collettività, non strategica e soprattutto non rientrante in quelli che sono i servizi essenziali da garantire ai cittadini». Da questa premessa, Caldoro passa immediatamente alla sentenza: “Giusto dunque non finanziarla, visto che siamo anche in un periodo di crisi economica e dobbiamo razionalizzare al massimo la spesa pubblica”. Salerno è un comune di 142mila abitanti ma è il cuore di un’area urbana 704.010 abitanti (2011) – l’ottava in Italia per dimensione demografica – e di un’area metropolitana estesa da Amalfi a Eboli di 837.400 abitanti (1.010 kmq) parte della vasta regione metropolitana di Napoli. Salerno è strutturata su un asse costiero Cava de’ Tirreni-Pontecagnano sul quale si interseca un’asse trasversale verso l’interno (Fisciano-Mercato San Severino): quest’ultimo è interessato dal servizio della Circumsalernitana che, dopo chiusure e riprese, registra oggi una domanda forte e costante. La “Metropolitana” ha avuto un costo di 92,5 M€ e oggi le stazioni sono chiuse e già in avanzato stato di degrado: pensare di effettuare un servizio attraente da “Metropolitana” utilizzando i treni del servizio regionale (tipo Minuetto) è certamente un ossimoro, ma questo non significa che non ci sia una domanda di mobilità latente. Il bacino della linea costiera Santa Lucia-Battipaglia (500 m per lato dalla linea) raccoglie 86.800 abitanti pari almeno a 35.000 passeggeri. Il bacino della Circumsalernitana è di 93.900 abitanti pari a un minimo di 37.500 passeggeri: perché con questi numeri un servizio ferroviario metropolitano non dovrebbe essere economicamente redditizio?