Il Parlamento Ue ha approvato, il 16 novembre scorso con 526 voti a favore, 80 contrari e 36 astensioni la riforma della legislazione comunitaria sulla liberalizzazione dei servizi ferroviari. Si tratta del primo passaggio dell’iter che dovrebbe concludersi l’anno prossimo. Per incoraggiare l’ingresso di nuovi operatori ferroviari nel mercato e stimolare l’offerta di servizi di qualità, il Parlamento ha adottato una riforma della legislazione comunitaria del 2001 sulla liberalizzazione dei servizi ferroviari. Ogni Stato membro dovrebbe garantire l’indipendenza e l’imparzialità dell’autorità nazionale di controllo per eliminare le pratiche concorrenziali discriminatorie, per quanto concerne le tariffe, l’attribuzione dei binari e consentendo l’accesso ai servizi correlati. I deputati e la Commissione considerano che la trasparenza finanziaria e la separazione contabile tra perdite e profitti fra gestori della rete e operatori del trasporto che fanno parte della stessa holding è necessaria per garantire lo sviluppo della rete ferroviaria e assicurare che i fondi pubblici non siano dirottati verso attività commerciali. Il Parlamento chiede quindi alla Commissione europea di presentare prima della fine del 2012 una proposta legislativa sulla separazione totale fra gestione delle infrastrutture e dei servizi di trasporto, oltre che sull’apertura dei mercati nazionali del trasporto ferroviario passeggeri alla libera concorrenza. Il Consiglio adotterà formalmente entro l’inizio del 2012 la sua posizione comune che sarà esaminata dal Parlamento in seconda lettura, da concludersi in quattro mesi.