Da settembre arrivano i nuovi quattro livelli di servizio invece delle sole prima e seconda classe. Ad annunciare la rivoluzione nel servizio offerto dalle Ferrovie dello Stato e che prendera’ il via sui ‘Frecciarossa’, e’ stato l’amministratore delegato delle Fs, Mauro Moretti, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative messe in campo dal gruppo per i 150 anni dell’Unita’ d’Italia. ”Da settembre verranno abolite le classi e verranno introdotti quattro livelli di servizio”, ha detto Moretti, illustrando il progetto, gia’ annunciato poco piu’ di un anno fa, che manda in pensione la tradizionale suddivisione in prima e seconda classe. ”Ci sara’- ha spiegato Moretti- un servizio basic, no frills e, quindi, niente giornali e niente drink. Ci saranno poi un secondo livello, premium, dove questi servizi al posto saranno previsti; un terzo livello business dove ci sara’ una maggiore scelta di servizi e piu’ spazio a disposizione e un quarto livello executive dove i passeggeri potranno disporre di veri e propri uffici viaggianti, con personale dedicato. In tutti e quattro i livelli ci sara’ la connessione wi-fi”. I nuovi servizi partiranno sul ‘Frecciarossa’ e ”progressivamente- ha spiegato Moretti- verranno estesi ai servizi di mercato”. Un’innovazione, dunque, che ora vedra’ la luce a partire da settembre e che costituira’, per le Fs, una nuova arma sul mercato in vista dell’arrivo sui binari dell’alta velocita’ del concorrente Ntv. ”Non ci saranno aumenti di prezzo- ha evidenziato Moretti-. Sul basic il prezzo sara’ inferiore a quanto si paga oggi in seconda classe e quello che si paga in prima classe sara’ il prezzo massimo del servizio business, al terzo livello”. Moretti ha anche parlato della situazione del trasporto cargo e quello metropolitano: “Anche in Italia le merci devono viaggiare sui treni, così come avviene negli altri paesi europei, ma servono regole eguali agli altri paesi europei perché non si possono fare nozze con i fichi secchi”. “Per quanto riguarda il trasporto nelle grandi aree metropolitane – ha concluso l’amministratore di FS – l’offerta è insufficiente per mancanza di risorse. Le Ferrovie dello Stato sono pronte a fare la propria parte ma non sono in grado di ottenere risultati importanti da sole. E’ una grande sfida in cui occorre che FS e Regioni si confrontino”.