Dopo un anno di lavori preparatori in sordina, entra nel vivo l’esecuzione del grande progetto del Nodo Ferroviario genovese, che fra cinque anni ridisegnerà completamente la mappa dei binari che circondano il capoluogo ligure. Il traffico che scorre fra Terralba e Voltri verrà infatti sdoppiato, i merci e i treni a lunga percorrenza saranno instradati a monte lasciando in questo modo la linea storica ai soli convogli urbani e suburbani realizzando quindi un servizio di metropolitana ferroviaria. Un disegno ideato già negli anni ’70 e che dopo mille progetti è finalmente in via d’esecuzione, completamente finanziato con oltre 622 milioni di risorse statali: il lotto principale è già stato appaltato e un primo stralcio – lo spostamento a mare dei binari a Prà – è già completato. Nell’aprile 2016 si potrà andare da Voltri a Terralba a doppio binario: l’organizzazione degli orari non sarà più “ferroviaria”, obbligata a far convivere convogli locali, intercity e treni merci, ma “metropolitana”, con frequenze tecnicamente possibili anche ogni cinque minuti. Il tutto gestito con la nuova tecnologia ACCM che permette di controllare l’intero nodo, stazioni comprese, come se fosse un unico sistema. Sulla futura linea metropolitana sono previste nuove stazioni – fra cui quelle dell’aeroporto e di Terralba – mentre a Brignole i treni si fermeranno alla stessa banchina della metropolitana, integrando così i due sistemi. Restano ancora da trovare i finanziamenti per alcune nuove stazioni, in realtà semplici “fermate” ma si conta sui ribassi d’asta.