Il capitolato di appalto per il filobus a guida ottica Civis sarebbe stato compilato in modo tale da convincere le altre societa’ a ritirarsi dalla gara e a non presentare l’offerta permettendo cosi’ all’associazione temporanea di imprese composta da Irisbus e Ccc (consorzio cooperative costruzioni) di vincere la gara di assegnazione del progetto: questa una delle ipotesi della Procura nell’inchiesta sul Civis che vede indagati tra gli altri anche l’ex sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca. Secondo una prima ricostruzione dei magistrati inquirenti, Claudio Comani, membro del consiglio di amministrazione di Atc durante la giunta Guazzaloca, in accordo con l’altro componente del cda Paolo Vestrucci, l’allora presidente di Atc Maurizio Agostini, l’ex direttore generale del Comune di Bologna, Enrico Biscaglia, lo stesso Guazzaloca e con altri pubblici ufficiali al momento non identificati, modifico’ il capitolato di appalto rispetto a quello che era stato sottoposto alla valutazione di impatto ambientale (via) da parte della Provincia di Bologna, violando le indicazioni previste dall’assessorato provinciale ai trasporti. In particolare, sempre secondo i pm, fu assegnato un valore basso ai requisiti di espandibilita’ e di capacita’ del sistema di trasporto per adeguarsi alle caratteristiche del sistema prodotto da Irisbus, inferiore, sotto questo aspetto, rispetto ai sistemi delle ditte concorrenti.