La MTA non ha accettato le richieste contrattuali proposte dalla società italiana e ha rimesso in gara la fornitura di 100 nuovi veicoli per la metropolitana leggera del valore di 300 milioni di dollari. Fin dall’inizio la dirigenza di MTA aveva ostacolato l’opzione per i nuovi veicoli contenuta nel contratto con cui AnsaldoBreda aveva consegnato già 50 treni. Questi veicoli non hanno mai soddisfatto i californiani perché pesanti 2,7 tonnellate oltre il limite stabilito e quindi non utilizzabili in tutti i percorsi e sono stati consegnati con grande ritardo. Nello specifico Ansaldobreda aveva acconsentito a fornire garanzie finanziarie che includevano una lettera di credito irrevocabile, un performance bond e una controgaranzia di Finmeccanica per un valore ben al di sopra del contratto. Tuttavia la società aveva richiesto la reintroduzione della clausola del contratto originale, riguardante il limite alla liquidazione danni. Ansaldo aveva quindi proposto una soluzione che prevedeva un limite massimo; qualora fosse stata raggiunta la soglia di questo limite, la MTA avrebbe potuto terminare il contratto per inadempienza e rivalersi delle garanzie per il valore totale del contratto, Questo ultimo punto è quello su cui non si è trovata l’intesa. In ogni modo AnsaldoBreda potrà partecipare al nuovo bando che conterrà però molto probabilmente le clausule che hanno reso impossibile l’accordo. Nel frattempo però più a nord in California, a San Francisco, ci sono buone possibilità per AnsaldoBreda di vincere l’appalto per l’ammodernamento di 143 veicoli della metrò leggera che lei stessa aveva fornito nel 1997. L’importo della commessa si aggira sui 56 milioni di dollari.