Il 17 novembre 2016 l’ad di Terna, Matteo Del Fante e quello di Rfi, Maurizio Gentile, hanno firmato una lettera di intenti con l’obiettivo di collaborare per la individuazione e la realizzazione di “iniziative di interesse comune in materia di energie rinnovabili in Italia”. L’accordo prevede lo sviluppo da parte delle due società di “un progetto volto alla realizzazione di impianti fotovoltaici che alimenteranno con energia pulita i consumi elettrici di RFI.”
Prima di tutto si prevede di identificare aree su cui costruire impianti fotovoltaici per una potenza fino a un massimo di 200 MW, che garantiranno a Rfi una produzione di energia pulita fino a circa 300 GWh l’anno.
Non sono stati resi noti siti nella Penisola, ma si è parlato della Sardegna, nell’area di Cagliari (Villasor, Selargius) e in quella di Nuoro (Bolotana).
Una notizia importante anche se, al momento, solo una adozione di intenti: vedremo i modi e i tempi in cui si passerà ai fatti perché si tratta di numeri importanti se confrontati alla consistenza e alla struttura del mercato italiano del fotovoltaico dell’era post-incentivi, composto per il 72% da residenziale e dal quale sono scomparsi i grandi impianti. Nel 2015 sono installati impianti per 298 MW, nel 2016 quasi 360 MW, ma si tratta di impianti tutti sotto ai 100 kW: 4 ordini di grandezza in meno della taglia di cui si parla nell’accordo Terna-Rfi.