Il trasporto pubblico deve essere invitante per gli utenti, non deve avere un forte impatto sulla viabilità e deve presentare costi di costruzione e di gestione sostenibili. Sono questi i temi di fondo della proposta di Leitner, leader mondiale negli impianti a fune, per la città di Bolzano. In una conferenza stampa i responsabili dell’azienda – che ha un fatturato annuo di quasi 600 milioni e che nella ricerca spende 12 milioni all’anno – hanno presentato una paletta di proposte per i problemi del trasporto pubblico nel capoluogo. Per quanto riguarda il collegamento con Caldaro ed Appiano c’è l’alternativa tra un collegamento con cabinovia e uno con il minimetro, automatico su rotaia sopraelevata, quest’ultimo in via d’ultimazione a Perugia. Per quanto riguarda i collegamenti all’interno della città, la soluzione proposta sarebbe quella della minimetro, con tratti interrati e con raccordi tra l’ospedale, il centro, le nuove zone di espansione e la ferrovia. Per quanto riguarda i costi, gli impianti a fune sarebbero meno onerosi, mentre anche il minimetro – è stato affermato – avrebbe oneri di costruzione, ma specialmente di gestione, rilevantemente inferiori all’ipotesi della realizzazione di un tram. Spetta ora agli amministratori comunali – è stato detto – di decidere quali saranno le soluzioni che nel futuro potrebbero contribuire a risolvere i problemi del traffico e del pubblico trasporto in città.