Secondo il quotidiano romano “il Messaggero” gli undici treni provenienti dalla linea A sono spariti. E il servizio, a ritmo ridotto rispetto alla stagione invernale, è stato affidato a vecchi convogli rientrati in attività. L’Atac-Metro, che gestisce la linea regionale, conferma il ritiro dei convogli dalla circolazione ed il loro invio nelle officine. L’azienda riferisce ufficialmente che si tratta di una «campagna di richiamo delle “Frecce del Mare” per un piano di manutenzione ordinaria». I rappresentanti sindacali ed il comitato dei pendolari, invece, lanciano sospetti: «se tutti i treni sono stati fatti rientrare contemporaneamente, è successo qualcosa di molto grave». Tra le ipotesi che si fanno con insistenza tra gli operai della manutenzione c’è quella dell’individuazione di incrinature in alcuni supporti d’acciaio sui quali poggiano le casse dei convogli. Lesioni che, se confermate, potrebbero comportare pericoli di eventuali cedimenti nelle vetture, anche in corsa. «Il servizio è sempre avvenuto in condizioni di sicurezza ribattono dall’Atac-Metro e quei treni avrebbero potuto circolare ancora a lungo. Si è deciso di anticipare il rientro per evitare di dover penalizzare la linea nei momenti di massima richiesta, quelli legati al pendolarismo invernale. Gli interventi di manutenzione sono stati affidati a società specializzate». Dall’Atac-Metro, però, non si è in grado di definire i tempi di restituzione delle “Frecce del Mare” ed il loro rientro in linea. «Verranno reinserite gradualmente», spiegano i dirigenti dell’azienda di trasporto pubblico. Nel frattempo opereranno 6 moderni Caf, 4 vecchissimi MA e 3 Fiat500 restituiti anche loro dopo un richiamo in officina.