In attesa che siano diffusi i dati definitivi dell’Expo 2015 di Milano abbiamo confrontato le principali esposizioni internazionali tenute dal 1980 ad oggi in termini di spostamenti attratti. Il successo di una manifestazione internazionale – e l’Expo è per antonomasia l’ “evento” – è difficile da misurare.
– Di Andrea Spinosa –
I l ritorno economico è qualcosa che non si può misurare nel breve: principalmente è legato all’immagine del Paese e alla sua spendibilità come prodotto commerciale tout-court. Ma i visitatori possono fornire una prima misura della vivacità dell’evento. Non si tratta di mettere sul piatto della bilancia il totale dei visitatori conteggiati nel periodo di apertura della manifestazione ma di una analisi ragionata su alcuni fattori propri della città che ha ospitato l’evento.
Prima di tutto l’effetto sul movimento passeggeri (rispetto all’anno precedente, senza Expo, e ponderato sull’anno seguente l’Expo stesso) degli aeroporti a servizio della città ospitante. Poi la relazione tra visitatori e residenti nel bacino d’area vasta intorno alla città: tra un evento di 10 milioni di visitatori tenuto da una città (a) intorno alla quale vivono 5 milioni di visitatori e un evento con 5 milioni di visitatori in una città (b) con un bacino di 2 milioni di abitanti quale sarà stato quello più produttivo? In termini assoluti la città (a) ha fatto il doppio di visitatori ma la città (b) è stata più efficace perché ha attratto 2.5 visitatori/residenti contro i 2.0 visitatori/abitanti della città (a). Il bacino considerato è quello contenuto entro la curva dei 500 km dal sito dell’esposizione.
Nella analisi sono considerate solo le esposizioni internazionali vere e proprio e non quelle minori o dedicate ad eventi particolari (come quella di Genova per l’anniversario del viaggio di Cristoforo Colombo alla scoperta dell’America). In tutto 11 eventi:
Per numero assoluto di visitatori Milano è terza, a poco distacco da Vancouver 86, dopo Shanghai 2000 e Siviglia 92. Shanghai, come era prevedibile, è stata la manifestazione più visitata della storia.
Guardando ad altre edizioni antecedenti al 1980, ci sono state numerose edizioni alquanto affollate: Osaka 70 (64.2 milioni di visitatori); New York 64 (51.6 milioni); Parigi 1900 (50.8); Montréal 67 (50). Il confronto con le edizioni posteriori al 1980 sarebbe distorto da troppe variabili: i viaggi aerei, ad esempio, meno disponibili e più costosi. Un contesto geopolitico estremamente diverso con i confini nazionali molto meno liquidi di oggi. Senza dubbio in termini di efficacia dell’evento l’Expo di Parigi di inizio secolo resta l’evento di maggiore successo di sempre. Ma era, appunto, un altro mondo.
Il primo dato importante è l’effetto dell’Expo sul traffico aeroportuale locale e nazionale. Sei sono gli eventi che hanno indotto oltre 1 milioni di passeggeri in arrivo e partenza: Milano è al quarto posto con Shanghai che stacca nettamente il resto della classifica.
In termini di bacino afferente (entro i 500 km dal sito) Milano è ancora al quarto posto: rientrano nell’areale il Centronord del Paese, Rodano e Costa Azzurra in Francia, Svizzera, Germania meridionale e Austria. Ai primi posti Shanghai, Aichi (Nagoya) e Hannover tra Renania, Belgio e Olanda.
In termini di rapporto tra visitatori e nuovi arrivi in aereo nel periodo dell’Expo, Milano ha una buona perfomance ma non ottima. La classifica è divisa in due blocchi. Città minori (in termini di popolazione) e Paesi più periferici rispetto a città più grandi e Paesi centrali. Fa eccezione l’Expo di Brisbane 88 che supera, seppure di poco, Milano. Shanghai e Hannover guidano la classifica: naturale che Cina e Germania (nella classifica mancano eventi statunitensi) siano al vertice.
Al netto dei visitatori giunti in aereo è utile rapportare i visitatori prodotti dall’evento rispetto al bacino del sito. In sintesi una misura della spendibilità dell’evento sul mercato locale (anche se d’area vasta). La classifica è ribaltata: guidata da città remote e isolate come Brisbane e Vancouver che sono riuscite a vendersi in modo nettamente superiore alle altre. Segue Siviglia che ha realizzato un’ottima performance. Milano è nella parte medio-bassa, tra le città consolidate come brand ovvero quelle che non sono una novità nel panorama delle città mondiali. Combinando in un punteggio omogeneizzato a mille, gli effetti di ciascun evento Expo sul bacino di lungo raggio (attraverso l’incremento di passeggeri indotto sul sistema aeroportuale prossimale) e quello di medio raggio (il rapporto visitatori/residenti entro 500 km dal sito) si trova una misura dell’efficacia dell’evento Expo in esame. Un visitatore attratto in aereo in termini di effetto economico diretto e indiretto, vale 7 volte gli spostamenti indotti sul bacino locale (mercato interno). Per approfondimenti sul tema si veda 1, 2 e 3, ma la letteratura sul tema è vastissima.
Come riuscita finale – tralasciando ogni considerazione economica, non contemplata in quella che è solo una analisi trasportistica – Brisbane e Vancouver sono le edizioni più riuscite in termini di efficacia e risposta dei visitatori. Segue un secondo gruppo omogeneo formato da Shanghai, Siviglia e Hannover. Distaccate di 20 punti un terzo gruppo formato da Daejon, Milano e Lisbona. Le meno riuscite Aichi (Nagoya), Saragozza e Yeosu. Le esposizioni mondiali sono eventi legati ad un mondo che non c’é più: non è un caso che anche se si analizza il periodo1980-2015 quelle più riuscite si siano svolte nella prima decade. Shanghai e Hannover dimostrano però che l’Expo ha ancora qualcosa da dire: ma se alle spalle c’é una struttura economica – e un tessuto produttivo – che ha da proporsi alla koiné internazionale. Una Expo non è causa di un cambiamento (si vedano le edizioni spagnole) ma prodotto di un qualcosa che sta a monte: dal punto di vista della mera analisi dei dati Milano non fa altro che ribadire la reale situazione economica del sistema Italia. Poche cose da dire, poco appeal sulla scena internazionale. Né un fallimento, né un successo: l’ennesima riprova che il Paese ha molto da lavorare per riacquistare attrattività in una scena internazionale sempre più agguerrita.
Linkografia Vancouver 1986 Brisbane 1988 Sevilla 1992 Daejon (Daejeon) 1993 Lisboa 1998 Hannover 2000 Aichi (Nagoya) 2005 Zaragoza 2008 Shanghai 2010 Yeosu 2012 Milano 2015