Dopo la giapponese Hitachi, si fa avanti anche la Cina per l’acquisto dei due gruppi Ansaldo controllati da Finmeccanica. Il colosso China South Locomotive & Rolling Stock Corporation Limited, meglio noto come CSR, sarebbe interessato a comprare sia Ansaldo Breda che Ansaldo STS. Nel 2011 il gruppo cinese, controllato direttamente dallo Stato, ha registrato movimenti per 79,5 MCNY (pari a 9,6 M€) e profitti per 4,7MCNY (568 milioni di €). Hitachi, che ufficialmente sarebbe sempre in prima linea per l’acquisto, con i suoi interessi nell’elettronica, costruzioni ferroviarie e reattori nucleari, ha mostrato un fatturato nettamente superiore, 112M$ nel 2011 (85,4M€) e profitti per 4,8M$ (3,7M€).
Secondo indiscrezioni di stampa, il gruppo cinese starebbe raccogliendo le informazioni avvalendosi della consulenza legale di vari advisor, tra i quali ci sarebbe anche il colosso bancario HSBC. Quest’ultimo avrebbe già contattato il management di Finmeccanica e di Mediobanca, che è stata incaricata dal gruppo industriale italiano a valutare le offerte per le due controllate. China Southern Railways punta a garantirsi la tecnologia italiana grazie ad una alleanza, mentre Hitachi ha intenzione di conquistare quote di mercato attraverso una partnership strategica. China Southern Railways è tra i maggiori produttori di treni al mondo per infrastrutture ferroviarie e metropolitane: il gruppo ha prodotto il China Star high speed che viaggia a 270 km/h tra Pechino, Shenzhen e Hong Kong. Sull’altro versante della trattativa, i manager di Hitachi stanno concludendo la visita agli stabilimenti Ansaldo: Pistoia, Palermo e Reggio Calabria. Proprio i giapponesi avrebbero mostrato l’intenzione di mantenere la linea produttiva in Italia.
La società italiana, nonostante la tecnologia all’avanguardia, negli ultimi 6 anni ha accumulato perdite per circa un 1M€ che pesano sul bilancio Finmeccanica. Ma gli annunci delle trattative in corso ha portato bene alle azioni Finmeccanica: nei primi giorni di aprile il titolo è stato sospeso più volte al rialzo toccando un massimo di giornata poco sopra 3.81€. Dopo l’asta di volatilità il titolo mostra un progresso del 9,3% in area 3.8€.
Se Ansaldo Breda è in difficoltà, tutto l’interesse dei partecipanti alle trattative è originato dal gioiello Ansaldo STS, società leader nel campo delle infrastrutture ferroviarie: gli ordini acquisiti al 31 dicembre 2011 ammontano a 1.104,6 M€, rispetto a 1.126,8 M€ al 31 dicembre 2010. Per quanto riguarda le soluzioni tecnologiche adottate, STS registra ancora una crescita della domanda nel segmento di mercato legato alle metro driverless (tecnologia di segnalamento CBTC), in particolare in Italia e nell’Europa Centro – Settentrionale. Al momento la società ha presentato l’offerta relativa alla tranvia di Lusail in Qatar, con la soluzione senza catenaria “TramWave”; è in corso la valutazione della proposta da parte di QATAR Railways Company ed è prevista l’aggiudicazione entro l’anno. Anche l’Arabia Saudita, a seguito del successo conseguito a Riyadh, rappresenta un mercato di sicuro interesse dove si intravedono alcune iniziative all’orizzonte quali le nuove metro automatiche di Riyadh e di Jedda. In Italia l’acquisizione più indicativa (105,2 M€) riguarda l’estensione della Linea 5 della metropolitana di Milano (estensione a Sud-Ovest da Garibaldi a San Siro). La linea si estenderà per ulteriori 7 chilometri con 10 nuove stazioni, con l’impiego della tecnologia Ansaldo STS per realizzare la marcia completamente automatica, senza macchinista a bordo. In Italia, complessivamente, il valore totale degli ordini acquisiti al 31 dicembre 2011 ammonta a 121,2 M€, rispetto a 286,7 M€ al 31 dicembre 2010. Nei primi mesi di quest’anno sono stati formalizzati anche i contratti per la linea 4 della Metropolitana di Milano (San Cristoforo-Linate) e il prolungamento della linea B di Roma (da Rebibbia a Casal Monastero). Nel segnalamento ferroviario il valore degli ordini assunti dell’unità segnalamento consuntivato a dicembre 2011 è pari a 450,7 M€ (458,0 M€ nell’anno precedente). Il volume degli ordini acquisiti nel 2011 in Italia è stato pari a. 295,1 M€ (199,5 M€ nel 2010).