Le città francesi nell’ultimo decennio sono state quelle che hanno registrato i maggiori tassi demografici di crescita. Una crescita che, stando alle ultime proiezioni INSEE (l’istituto nazionale di statistica), sembra continuare quando non rafforzarsi nel prossimo decennio. Per questo nel Paese che non ha mai smesso di pianificare il territorio prima di progettare i trasporti si ricomincia a parlare di metropolitane. Anche nella città che è diventata un esempio paradigmatico della Renaissance tramviaria.
Grand Paris a parte, parliamo di Bordeaux, Lille, Lione, Marsiglia, Rennes, Tolosa.
Si tratta due gruppi di città. Il primo è costituito dalle metropoli di Lille, Lione e Marsiglia; il secondo da due città (Bordeaux e Tolosa) la cui area urbana è raddoppiata in estensione e popolazione dal 1989 al 2019, avvicinandosi al milione di abitanti. La più piccola della serie è Rennes, area urbana di mezzo milione di abitanti.
Bordeaux, con Grenoble e Nantes, fu la prima amministrazione ad aderire al concours Cavaillé per la reintroduzione del tram in Francia dopo la lunga stagione delle dismissioni. Al tempo ci fu un acceso dibattito tra sostenitori di una rete tramviaria e i favorevoli alla realizzazione di 2 linee di VAL come quelle di Lille. Un dibattito che si concluse con l’elezione di Alain Juppé, favorevole al tram. Dal 1997 a oggi sono state realizzati 77,3 km di sedi tramviarie (compresi i 9,8 della linea D di prossima attivazione). Il sistema è estremamente performante, con circa 340.000 passeggeri per giorno feriali: desta preoccupazione proprio il successo del tram. Considerato l’incremento demografico previsto al 2030 il sistema attuale a 4 linee difficilmente potrebbe offrire adeguata capacità di trasporto al previsto incremento di domanda (+210.000 passeggeri).
Una associazione di tecnici, appassionati e utenti del trasporto pubblico ha realizzato uno studio nel quale si dimostra la piena sostenibilità di una rete di 2 linee di metropolitane integrate alle 4 linee tramviarie. L’Amministrazione ha accolto l’istanza dando incarico, la scorsa primavera, al Politecnico di Lione di realizzare uno studio di fattibilità che valutasse pro- e contro di una sistema di metropolitana leggera automatica. Lo studio, presentato il 9 settembre dal Presidente della Métropole Patrick Bobet, ha concluso che un investimento da 1,4 miliardi di euro per 15 km di metropolitana avrebbe indici finanziari largamente positivi.
A Lille, la capitale del Nordest, passati vent’anni dall’ultimo prolungamento (27 ottobre 2000, linea 2 da Tourcoing – Centre al policlinico di Dron) si torna a parlare di nuove estensioni. Completati i lavori di raddoppio della capacità della linea 1, è in fase di approvazione il prolungamento della stessa linea 1 da Quatre Cantons – Stade Pierre-Mauroy all’aeroporto Lille-Lesquin.
Lione è famosa per avere la metropolitana più bella d’Europa: bisogna riconoscere che al di là della tipica grandeur francese, si tratta di uno dei sistemi per efficienti e curati del mondo. Ma Lione non è certo solo metropolitana: 6 linee di tram per 84,9 km (la settima è in costruzione), 140 km di filovie e busvie ad alto livello di servizio, 2 linee di funicolare trasportano 1,3 milioni di passeggeri al giorno (1,7 considerando anche il resto della rete di autobus). Dopo Parigi la più grande e frequentata rete di trasporto pubblico francese.
Nel novembre 2016 Systral ha ricevuto incarico per uno studio di fattibilità per la realizzazione di una nuova linea di metropolitana tra il centro e la stazione di Alaï a Tassin-la-Demi-Lune (al confine tra Francheville e il 5° arrondissement di Lione) con l’obiettivo di migliorare il servizio di trasporto pubblico di Lione e dei comuni a ovest della città. Il primo lotto funzionale misurerebbe 6 km con una domanda giornalera di 60.000 passeggeri: nel lungo periodo la linea raggiungerebbe l’importante nodo multimodale de La Part-Dieu.
Sono invece in arrivo i primi treni dell’ordine di 30 MPL16 ad Alstom (Métro Pneus Lyon 2016, con una opzione per ulteriori 18): entreranno in esercizio sulla linea B nell’ambito del programma di rinnovamento della rete.
A Marsiglia la questione al momento più importante è il ritiro degli MPM 76 (Métro pneumatiques Marseille année 1976 ) previsto nel 2023. Il 28 dicembre 2016 Parsons e Assystem hanno predisposto un capitolato per l’acquisto di un nuovo materiale rotabile predisposto all’automazione integrale.
L’Agenda de la mobilité métropolitaine adottata nel 2016 fissava l’obiettivo di un raddoppio della rete per il 2035 :
- prolungamento della linea 1 da La Rose a Château-Gombert;
- prolungamento della linea 2 da Saint-Loup a La Valentine;
- realizzazione di una terza linea sul corridoio Le Merlan, la Belle-de-Mai, Endoume e Bonneveine per uno sviluppo di circa 12 km.
Rennes, la piccola capitale bretone, è senza dubbio destinata a diventare un caso studio. Insieme a Brescia e Losanna è la più piccola città europea ad essersi dotata di una linea di metropolitana: una seconda è in via di completamento e l’obiettivo della Métropole è quella di portare il 40% degli spostamenti quotidiani sulla metropolitana. Già la linea a trasporta 142 mila passeggeri per giorno feriale, il 20% dei 718 mila spostamenti che si compiono nell’area urbana.
I lavori per la linea b sono iniziati il 3 settembre 2012 con i primi spostamenti di sottoservizi. I lavori di scavo sono iniziati il 19 dicembre 2014 con il varo di Élaine, una talpa con uno scudo di 944 cm di diametro. La linea dovrebbe entrare in esercizio nell’autunno 2020: misurerà 14,1 km dei quali 13,4 di linea (11 km in galleria il resto in viadotto); 700 metri di raccordo al deposito di St-Jacques-de-la-Lande. Sulla linea a sono in servizio dei VAL208, la linea b avrà invece i CityVal (già NeoVal) di Siemens: 25 treni a due casse di 22,4 metri di lunghezza e 265 cm di larghezza. Si noti che il VAL208 (quello di Torino) ha una larghezza di 208 cm mentre la metropolitana di Parigi 240 cm e quella di Marsiglia 260 cm.
Tolosa è la grande città francese con il maggior incremento demografico: la sua area urbana è prevista raggiungere 1,4 milioni di abitanti al 2030 con un incremento del 30% rispetto ad oggi. La città è dotata di due linee di metropolitana VAL per 28,2 km e una tramvia ad Y (2 linee) per una lunghezza di 12,7 km. In più, dal 2016, è stato attivato il sistema Linéo, una rete di BALS (busivie ad alto livello di servizio, in francese bus à haut niveau de service) oggi estesa per 48,7 km (90 programmati al 2025).
La linea 3 di Tolosa è il progetto più importante in questo momento in Francia dopo Grand Paris. La progettazione esecutiva è stata affidata a Systra: secondo l’attuale configurazione la linea, di 27 km, sarà realizzata in due lotti funzionali. Entro il 2025 il lotto Colomiers-stazione Matabiau; entro il 2030 il lotto Matabiau-Labège, con il prolungamento sud per 2 stazioni della linea B. Jean-Michel Lattes, presidente di Tisséo-Collectivités ha però annunciato che si potrebbe non tenere conto di questa proposta, realizzando tutta l’opera in un unico lotto. La tecnologia per la terza linea non è ancora stata scelta: l’unica cosa certa è che i veicoli saranno a guida automatica e avranno lunghezza non inferiore a 50 metri. L’opera ha un costo preventivato di circa 91 milioni al km per un totale di 2,45 miliardi di euro. 200.000 sono i passeggeri giornalieri attesi sulla nuova linea.
Linkopedia
Linea E di Lyon
Linea B di Rennes
Linea 3 di Toulouse
Métro Bordeaux, la proposta di una metropolitana nella capitale del tram moderno