Si è parlato, nei giorni scorsi, di un possibile annullamento dei 36 milioni di euro di fondi UE destinati alle linee 2 e 3 della tramvia di Firenze. Il progetto sarebbe stato finanziato a patto del completamento dell’opera e della messa in esercizio delle linee tramviarie entro dicembre 2015, cosa che non avverrà. La Regione ha chiesto al Comune una parola definitiva sui tempi. Dalla Direzione delle Infrastrutture del Comune di Firenze, specificano che dopo il fallimento di Impresa, la ditta costruttrice, le banche hanno dato lo stop agli atti finali di ricontrattazione del mutuo, desiderose di sapere prima la sorte della ditta. In queste ore il Presidente della Regione Toscana sta mediando con i tecnici UE (un primo incontro c’é stato la scorsa settimana) dimostrando, con un accurata rendicontazione della linea 1, che gli investimenti fatti sono tali da giustificare l’utilizzo dei finanziamenti UE anche per il futuro.
Intanto il Sindaco (giustamente) non si da per vinto e rilancia recuperando la proposta della tangenziale dei viali ma con una variante: un lungo tunnel sotterraneo che dovrebbe attraversare la città partendo dalla futura stazione dell’Alta Velocità Foster e arrivare fin nei pressi del Lungarno della Zecca. partirebbe dalla stazione di Santa Maria Novella per fermarsi in piazza della Repubblica e proseguire fino al Lungarno Pecori Giraldi. Qui la tramvia risalirebbe in superficie, attraverserebbe l’Arno per continuare in via Gian Paolo Orsini, raggiungere viale Europa e arrivare poi a Bagno a Ripoli. Lo studio di fattibilità è già stato realizzato alcuni anni fa e le previsioni dicono che a conti fatti la spesa per il tratto nel sottosuolo non sarebbe molto più alta rispetto al tracciato in superficie: la linea 1 è costata infatti 40 milioni a chilometro, in sotterranea costerebbe fra i 45 e i 50. I tecnici spiegano che in superficie si rischia di spendere un sacco di soldi per i ripristini delle sedi stradali, per gli espropri, lo spostamento delle reti dei servizi, la sistemazione di eventuali giardini che attraversi.
A noi le cifre risultano però diverse: guardando anche ai progetti esteri, le tramvie in centri storici di pregio vedono un costo della sede a raso tra i 38 e i 45 M€/km (a fronte dei 22-27 M€/km ordinari). Ma i costi per i tratti i galleria hanno comunque costi maggiori: si va dai 65-75 M€/km per le gallerie artificiali (cioé superficiali) ai 90-110 M€/km di quelle naturali (cioé profonde). E i costi tendono a spostarsi verso il limite superiore proprio quando si opera sottofalda e comunque in prossimità dei fiumi, come nel caso fiorentino.
Questo non inficia la validità della proposta del Sindaco, ma visti i ritardi accumulati sarebbe bene avere un quadro esaustivo delle possibili criticità per non avere ulteriori sorprese andando avanti.